Sella, operazione riscatto ad Agrigento. Uno sforzo in più per dimenticare Latina

Serie A2: l’approccio disastroso alla poule salvezza ha scosso l’ambiente. Stasera in Sicilia ci si attende una reazione all’altezza

Sella, operazione riscatto ad Agrigento. Uno sforzo in più per dimenticare Latina

Sella, operazione riscatto ad Agrigento. Uno sforzo in più per dimenticare Latina

Dopo la debacle contro Latina, per la Sella c’è subito la possibilità di rifarsi questa sera, a Porto Empedocle, contro Agrigento (ore 20.30). Siciliani in scia di vittorie (3 nelle ultime 4) e in grande fiducia, quasi l’opposto della Benedetto, abbattuta per non aver agganciato i playoff, e colpita nel cuore e nell’orgoglio dopo i 40 minuti malandati di tre giorni fa alla Baltur Arena. Biancorossi obbligati a reagire, quindi, per se stessi, per la società e per i tifosi, che si meritano tutt’altro che un finale di stagione al ribasso, anche perché stimoli e traguardi da dover raggiungere ce ne sono ancora, ed è arrivato il momento che il gruppo lasci da parte l’amarezza per la post-season mancata e focalizzi le proprie forze per conquistare il prima possibile la salvezza. Atteggiamento e voglia di combattere, hanno chiesto sia Mecacci che il gm Iozzelli, e già questa sera sul campo dovranno arrivare le prime risposte.

"Agrigento storicamente è un campo in cui è difficile giocare, bisognerà proporre una pallacanestro solida, soprattutto a livello difensivo, altrimenti verremo travolti dal contropiede e dal loro gioco in transizione – così alla vigilia il tecnico della Sella, presentando un avversario che, dal ritorno di Damiano Pilot, esonerato ad inizio 2024 per lasciare momentaneamente il posto a Calvani e ritornato in panchina dopo 11 partite, ha un record di 3 vittorie (Fortitudo, Orzinuovi e Nardò) e una sconfitta –. Dal ritorno di Pilot il loro record è in miglioramento, inoltre hanno recuperato Sperduto, giocatore molto importante e che a Cento non aveva giocato perché infortunato. Approcciamo questa trasferta come approcceremo le altre, lunedì abbiamo provato a recuperare fisicamente e ad imbastire qualche concetto per affrontarla al meglio, anche perché in questo periodo non si può e non si riesce a fare di più: non si può lavorare troppo in palestra con il rischio di arrivare stanchi alla partita, soprattutto con in mezzo viaggi così lunghi. Cosa temo di più di Agrigento? La stessa cosa che si teme delle partite di questa fase salvezza, ovvero che tutte le squadre sono chiamate all’ultimo sforzo".

Ultimo incrocio vincente per la Benedetto, che due mesi fa esatti, nell’orologio, ebbe la meglio sui siciliani alla Baltur Arena: 82-70, con 26 di Palumbo e 20 di Delfino. Questa volta la musica sarà diversa (la Sella sarà sempre priva di Mitchell), con Ambrosin e soci che potranno sfruttare il proprio fattore campo, con ancora più fame di punti per agguantare una salvezza, ad oggi, distante otto lunghezze.

Giovanni Poggi

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