Sella, un mezzogiorno di fuoco a Milano. Mecacci: "Non inneschiamo il loro attacco"

L’anticipo di domani alle 12 in casa dell’Urania. Il tecnico: "Hanno gente di talento e punti nelle mani, come Potts, Severini e Amato"

Sella, un mezzogiorno di fuoco a Milano. Mecacci: "Non inneschiamo il loro attacco"

Sella, un mezzogiorno di fuoco a Milano. Mecacci: "Non inneschiamo il loro attacco"

"Dovremo cercare di mettere in campo una pallacanestro in grado di non fare accendere l’Urania in maniera vistosa, parliamo di una squadra che se la lasci giocare può fare tranquillamente anche novanta punti". Nella consueta conferenza stampa pre-partita, coach Matteo Mecacci ha analizzato il prossimo impegno della sua Sella Cento, di scena domani (ore 12) al Pala Lido per la sfida contro i padroni di casa dell’Urania Milano. Il tecnico toscano ha cominciato analizzando lo stato di forma dei suoi, con diversi giocatori non al meglio: "In queste due settimane di pausa non siamo riusciti a mettere benzina nelle gambe per il rush finale, visto che non abbiamo avuto tutti gli effettivi a disposizione: la settimana scorsa è stata quasi di scarico, non avendo mai raggiunto il numero di dieci giocatori per fare allenamento, mentre in questi giorni siamo ancora in gestione perché ci sono alcuni ragazzi acciaccati.

Mussini è fermo, Toscano non è al 100% ma ha ricominciato ad allenarsi, e Mitchell sta gestendo un problema parecchio fastidioso che ne limita l’utilizzo durante l’allenamento e di conseguenza la sua condizione fisica è abbastanza deficitaria. Milano? E’ un’ottima squadra che ha fatto un buon campionato, ha avuto un piccolo momento di crisi tra la fine della prima fase e l’inizio dell’orologio ma è una squadra lunga e da temere. Nelle ultime partite hanno fatto a meno di Amato e di Beverly, e nonostante questo sono riusciti a compiere un percorso eccellente; hanno tanti buoni giocatori in grado di fare canestro, come Montano, Potts e Severini che l’anno scorso giocava per vincere il campionato a Cantù, ma anche altri da tenere sott’occhio, penso a Lupusor, Landi, Piunti e Bonacini. Si tratta di una squadra che ama giocare una pallacanestro offensiva, starà a noi tentare di non farli accendere".

"Più di tornare nel ritmo gara – conclude Mecacci –, la difficoltà sta nell’allenarsi a ranghi ridotti. Noi, come tante altre squadre, abbiamo saltato solamente la giornata della Coppa Italia quindi il problema ora è il non potersi allenare al completo, visto che è da diverso tempo che non riusciamo a fare allenamenti intensi in modo da prepararci al meglio alla partita".

Insomma, Cento dovrà gettare il cuore oltre l’ostacolo (e i problemi fisici) per tornare da Milano con due punti importantissimi in chiave classifica.

j. c.

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