Si ripartirà da Di Carlo e da alcuni punti fermi

Probabile la conferma del mister, più complessa la posizione del ds Fusco. Valentini, Zilli e Dalmonte sono garanzie, Galeotti e Rao giovani rampanti.

Si ripartirà da Di Carlo e da alcuni punti fermi

Si ripartirà da Di Carlo e da alcuni punti fermi

La Spal chiude centrando per la prima volta neI tre anni delll’era-Tacopina tre vittorie di fila, e sigilla con la matematica la sua salvezza con un turno di anticipo. Credeteci, non era affatto scontato, ed è comprensibile che dopo il 2-0 al Pineto sotto la curva un po’ si sia cantato e ci sia salutati bene, complice l’arrembante ripresa ai piedi della Ovest. E’ difficile dimenticare il terz’ultimo posto a gran distanza (4 punti) dalla zona di sicurezza, nella sera del rientro di Di Carlo, contro la Recanatese. Quella vittoria in 10 contro 11 ha dato la stura a una rimonta davvero difficile da preconizzare, in questi termini, poi. Il popolo della Spal se l’è vista brutta, ma brutta sul serio, in una stagione che gli ha tolto almeno cinque anni di vita calcistica, date le sofferenze, gli stenti, l’umiliazione del lungo inverno.

Poi la squadra ha chiuso con 25 punti in 13 giornate, 1 gol appena al passivo nelle ultime 5, e 8 segnati nelle ultime 4 al "Mazza". Una salvezza così rimanda inevitabilmente a quella di Galeone sulla Jesina del 1985, e non piccolo merito è avere evitato il patimento degli ultimi 90’: a Olbia si andrà in serenità. Chi coltivava il sogno dei playoff sarà deluso dopo il successo del Rimini; ma per come si era messa, si fatica a versar troppe lacrime oggi.

E’ vero che i traguardi di partenza erano altri, ma senza dare alibi a nessuno, si deve riconoscere che gli infortuni hanno picchiato forte, soprattutto in attacco. Il sigillo di Mimmo Di Carlo è forte e chiaro, su questo gran finale della Spal. Lo è per la costruzione di uno spirito fiaccato dalle tante sconfitte, e per l’immediato reperimento di un assetto che era necessario trovare e bloccare in fretta. Il 4-4-2 con quattro giocatori offensivi - che era poi più un 4-2-3-1 - ha esaltato le qualità positive dei tanti attaccanti esterni e nascosto il più possibile i deficit esistenti soprattutto a centrocampo, il vero problema della Spal nella stagione.

Rientri importanti e mercato di gennaio hanno dato una grande mano. Proprio dal mister Joe Tacopina probabilmente ripartirà, per dare finalmente la stabilità necessaria e per mettere a frutto le basi gettate in questo girone di ritorno. Di Carlo conosce il gruppo e ha saputo farlo rendere: ripartirebbe col vantaggio di conoscerlo già e con le idee chiare per correggerlo e affinarlo. Il campionato ha detto che non tutto è da buttare in chiave futuribile. I Valentini, Dalmonte, Zilli, per fare qualche nome, in questo campionato sono una garanzia, e qualcun altro degno di far parte della prossima Spal in forza c’è, purché se ne indovini il giusto ruolo nell’organico. Galeotti e Rao capitanano il gruppetto dei giovani rampanti. Più complessa la posizione di Fusco: il direttore facilmente lascerà, anche perchè il suo contratto sarebbe stato pluriennale solo in caso di playoff. Ma ci sarà tempo per tornarci sopra.

Mauro Malaguti

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