Scoperti oltre 15mila accessori contraffatti per telefonini: denunciati due imprenditori

La Guardia di Finanza è riuscita a risalire alla filiera dei prodotti che dalla Lombardia arrivavano a Forlì. In una cartoleria sequestrati una quarantina di cosmetici di sospetta tossicità

I finanzieri hanno sequestrato quindicimila accessori contraffatti per la telefonia

I finanzieri hanno sequestrato quindicimila accessori contraffatti per la telefonia

Forlì, 22 marzo 2024 - Oltre quindicimila accessori contraffatti per la telefonia e altri tremila articoli sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza, mentre due persone sono state denunciate. L'operazione delle Fiamme Gialle ha interessato un emporio gestito da un commerciante di origine cinese, dove sono stati sequestrati oltre tremila prodotti di cartoleria risultati non conformi alla normativa vigente in quanto privi delle previste indicazioni merceologiche, nonché una quarantina di cosmetici contenenti una sostanza utilizzata come componente odorosa, la cui commercializzazione è stata, tuttavia, vietata dal 1° marzo 2022 dalla Commissione Europea per la sua possibile tossicità.

Nel corso dello stesso intervento i finanzieri hanno poi rinvenuto una ottantina di accessori per la telefonia, tra cui cuffie wireless, cinturini per smartwatch e caricabatterie, recanti i marchi della stessa forma di una nota azienda multinazionale leader del settore. Per questo le Fiamme Gialle hanno chiesto e ottenuto dalla Procura una delega per proseguire le indagini e ricostruire la filiera distributiva di questi prodotti. Così i militari sono risaliti a un'impresa lombarda, attiva nel settore del commercio all’ingrosso di apparecchi telefonici, dove sono stati sequestrati oltre quindicimila analoghi accessori imitanti i più noti modelli del mercato statunitense del valore complessivo di circa sessantamila euro.

I due imprenditori sono stati denunciati per i reati di commercio di prodotti con segni falsi e di ricettazione, con il primo denunciato anche per la non conformità dei cosmetici messi in vendita e segnalato alla Camera di Commercio per la violazione delle norme previste dal «Codice del consumo» e la definizione delle sanzioni amministrative, che prevedono pene anche fino a 25.800 euro.