
Fiorenzo Rossi aveva lavorato sulle auto mediche e al Pronto soccorso
Forlì, 23 giugno 2025 – Nella notte fra sabato e domenica, pochi minuti dopo le 02.30, ha cessato di vivere il dottor Fiorenzo Rossi, una vita spesa in ospedale fra lavoro in Pronto Soccorso, ‘118’ e nel reparto di medicina d’urgenza. Il medico ha chiuso gli occhi nella sua casa di San Martino in Strada dove, dopo l’ultimo consulto specialistico di qualche settimana fa che non gli aveva lasciato speranze, ha deciso di vivere gli ultimi giorni della sua vita circondato dall’affetto della sua famiglia e in particolare della moglie Monica.
Il dottor Rossi, classe 1962, è stato vinto da un tumore che due anni fa aveva, almeno inizialmente, superato. Una vittoria che sperava fosse definitiva ma che da medico e clinico sapeva bene potesse non esserlo. E infatti due anni dopo il problema si è ripresentato in maniera particolarmente grave. Si era diplomato al Liceo Classico e poi si era laureato in Medicina all’Università di Bologna. Per poi iniziare la sua lunga avventura lavorativa a contatto con i malati e i pazienti in Pronto Soccorso, sull’auto medica del 118 e anche in medicina d’urgenza.
Persona timida, introversa, ma dal cuore enorme, verrà ricordato da tutti per per la sua immensa bontà che lo ha fatto amare da tutti coloro che lo hanno conosciuto, su tutti i pazienti che venivano a contatto con lui, ma non solo.
Era un grande appassionato di basket, sport che aveva praticato in gioventù indossando la maglia della Fulgor. Poi era stato anche allenatore a livello di settore giovanile e serie D. Il basket non era mai uscito dai suoi interessi e dalle sue passioni, infatti era stato per anni medico sociale della Libertas Basket 80 sotto la guida del presidente Sergio Servadei.
Da oggi in tarda mattinata, Rossi potrà essere ‘salutato’ alla camera mortuaria dell’ospedale Morgagni Pierantoni, lascia la moglie Monica e due figli. Il funerale verrà celebrato mercoledì mattina alle 10.15 presso la chiesa nuova di San Martino in Strada.