
L’azienda serve i Comuni di Civitella, Galeata, Premilcuore e Santa Sofia
La minoranza consigliare ‘Per Santa Sofia’ non molla la presa sulla gestione dell’Asp San Vincenzo de’ Paoli. Infatti nell’ultimo consiglio comunale il gruppo ha chiesto delucidazioni sul malessere che da mesi si registra nell’azienda multiservizi di via Unità d’Italia che serve i Comuni di Civitella, Galeata, Premilcuore e Santa Sofia.
Nata nel 2008, l’Asp ha come finalità l’organizzazione ed erogazione di servizi rivolti ad anziani, adulti, disabili, famiglie e minori, secondo le esigenze indicate dalla pianificazione locale definita dal Piano di zona.
L’Asp offre servizi in strutture residenziali e semi residenziali a persone anziane in varie situazioni fisiche o psichiche e ha inoltre lo scopo di offrire servizi socio-assistenziali in favore di persone bisognose.
Offre inoltre interventi sociali e socio sanitari a famiglie e ai minori in situazioni di difficoltà; servizi ed interventi educativi e/o di socializzazione per l’infanzia, l’adolescenza, i giovani, i trasporti, l’immigrazione e le politiche abitative.
"L’Asp, fortemente voluta dall’amministrazione allora guidata da Flavio Foietta – precisa la nota – fiore all’occhiello della stessa Regione, oggi vive momenti difficili, sia per la gestione che per la risposta da dare ai nostri anziani. Per noi il principio generale a cui ispirarsi è che questi devono godere di una vita dignitosa, con tutti i servizi necessari, rimanendo fino all’ultimo nella propria comunità. Le difficoltà della gestione, – continua la nota – il numero ridotto di posti, la mancanza del medico H24, costringe diversi ad andare a finire i propri giorni lontano dal proprio ambiente e dai propri affetti. Non può essere solo questione di denaro che, a differenza di altri settori, per l’assistenza è sempre scarso, ma di volontà di rispettare i nostri principi sociali".
La minoranza consigliare propone anche soluzioni concrete. "La struttura è già predisposta per essere rialzata di un piano e quindi portare i posti per non-autosufficienti da 40 a 60; così come una stretta collaborazione col vicino Ospedale Nefetti potrebbe permettere il soggiorno per tutti coloro che hanno bisogno di assistenza 24 ore al giorno".
La conclusione della minoranza è altrettanto netta: "Se le cooperative non sono in grado di gestire al meglio la struttura, è ora di verificare la possibilità che l’Asp possa riprendere ad assumere direttamente il personale necessario".
Oscar Bandini