GIANNI BONALI
Cronaca

Nicolò Ulivi: il ricordo di Griffin, suo coach di basket

Forlì piange il ragazzo di 26 anni morto in un incidente in moto. Era nella squadra under che scese persino in campo due volte in serie A2 nel 2014

Ulivi in campo da under nella partita contro Trieste al Palafiera (foto Frasca)

Ulivi in campo da under nella partita contro Trieste al Palafiera (foto Frasca)

Forlì, 26 maggio 2024 – Profondo il cordoglio e la tristezza anche nel mondo dello sport cittadino per la scomparsa di Nicolò Ulivi. Fotoreporter, spesso il ragazzo era stato al Palafiera a immortalare i giocatori della prima squadra.

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La Pallacanestro 2.015 si è così stretta "attorno alla famiglia Ulivi per la tragica scomparsa di Nicolò, che non era un semplice appassionato di pallacanestro perché da giovane era stato giocatore. Ha coniugato le sue due più grandi passioni, quella per il basket e la fotografia, calcando il parquet del Palafiera con la sua macchina fotografica al collo e raccontando, con la sua sensibilità, le gesta dei biancorossi per le pagine social del media Panorama Basket. Una tragica perdita – conclude la nota della società – che ci ha lasciati tutti sgomenti. Ad Albertina e Deris le più sentite condoglianze. La terra ti sia lieve".

Rod Griffin, bandiera del basket forlivese e da tanti anni coach, fu nel 2014 allenatore di Ulivi quand’era assistente di Alex Finelli nella FulgorLibertas dell’era del patron Massimiliano Boccio. "In mattinata ho saputo la notizia – spiega commosso – e sono desolato. Lo ricordo come un ragazzo molto sensibile, educato e con senso di responsabilità".

Nicolò, che allora faceva parte all’Under 19, ebbe modo persino di debuttare in serie A2: scese in campo infatti, nel dicembre 2014, con i suoi compagni a difendere i colori della prima squadra, militante in serie A2, dopo che i ‘grandi’ si erano rifiutati di giocare per le inadempienze economiche nei loro confronti della società, che da lì a poco sarebbe scomparsa.

Quella squadra di giovani perse in casa contro Trieste 119-34 e in trasferta contro Verona 125-37 senza tirarsi indietro. "Come giocatore – prosegue Rod Griffin – Nicolò aveva un bel tiro e si dava molto da fare in difesa. Voleva migliorare in ogni aspetto del gioco e mi chiedeva sempre come essere utile ai compagni di squadra. Quando mi capitava di incontrarlo ci salutavamo sempre con piacere. Conosco bene i suoi genitori: io e mia moglie ci stringiamo a loro per questo immenso dolore".