MATTIA GRANDI
Cronaca

Addio a Domenico Berti: "Imprenditore illuminato"

Telesanterno tra le ’creature’ che lo hanno maggiormente entusiasmato. Anche Silvio Berlusconi si interessò ai programmi della tv ’made in Imola’.

Imprenditoria in lutto per la morte di Domenico Berti

Imprenditoria in lutto per la morte di Domenico Berti

"Imprenditore, innovatore, precursore dei tempi e geniale visionario", dicono i tanti amici che lo hanno conosciuto. Con un occhio sempre attento alla valorizzazione di quella cultura che ha segnato la sua intera esistenza. Se n’è andato lo scorso 22 giugno, l’imolese Domenico Berti che ha legato gran parte della sua attività anche alla vallata del Santerno. E proprio il nome del celebre fiume che attraversa la collina è stato un elemento ricorrente dei suoi successi imprenditoriali: Elettronica Santerno, Ceramica Santerno con il commercio dei prodotti negli Stati Uniti e l’idea di forgiare le prime piastrelle commemorative e d’arte oggi ricercatissime dai collezionisti di mezzo mondo, Grafiche Santerno e la sua amata Telesanterno.

Già, pioniere dell’emittenza privata. Le prime trasmissioni iniziarono, dopo alcuni mesi di programmi sperimentali, il 10 febbraio 1976 e l’emittente si piazzò subito tra le prime cinque televisioni private italiane via etere. La fabbrica dei sogni, con sede in via Di Vittorio a Casalfiumanese, da dove presero forma decine di originali format (c’era anche una trasmissione in dialetto romagnolo, ndr) destinati al pubblico regionale. Un boom per certi versi inaspettato, in quegli anni in cui si intensificarono le sinergie televisive con l’avveniristico polo milanese lanciato da Silvio Berlusconi che valutò perfino l’acquisizione di Telesanterno, per un progetto nato quasi per gioco.

Uomo ironico, amante delle sfide libere da vincoli per dare sfogo ad intelletto, estro e fantasia, Berti ha attinto dal passato, dalla storia e dalle tradizioni locali per guardare al futuro con decenni di anticipo rispetto agli altri. Non a caso, molte delle sue creature resistono tutt’ora: "La ceramica è un prodotto duttile e non deve servire solo a piastrellare la cucina o il bagno, un soggiorno – raccontava nel 1976 da consigliere delegato della Santerno-Imola –. La ceramica è un’espressione culturale e le piastrelle in particolare sono il simbolo del nostro tempo". L’ultimo saluto a Berti, che lascia tre figli, è in programma domani alle 8.30 alla camera mortuaria della città poi, mezz’ora dopo, il funerale al convento dei Frati dei Cappuccini di Imola in via Villa Clelia. Le spoglie dell’imprenditore saranno cremate e l’urna cineraria verrà deposta la prossima settimana nella tomba di famiglia.