MATTIA GRANDI
Cronaca

Alluvione, a Mordano il trattore usato come zattera. Così Leo ha salvato decine di sfollati

Panizza, alla guida del mezzo agricolo con rimorchio, ha portato al sicuro tanti cittadini di Mordano

Leo Panizza (il quarto da sinistra) con alcuni amici-volontari impegnati a ripulire dal fango le strade di Mordano

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Mordano, 26 maggio 2023 – La ‘vedetta del semaforo’ che ha portato in salvo decine di persone durante l’alluvione. Leo Panizza è uno degli eroi silenziosi dell’alluvione che ha colpito la zona di Mordano. "Abito tra le vie Ponte, Cavallazzi e Lughese. Da qui è passata l’acqua che ha allagato il paese dopo la rottura dell’argine sul Santerno al ‘passo del cavallo’ – riavvolge il nastro della memoria l’uomo -. A me e alla mia famiglia è andata bene. La nostra abitazione è un po’ in salita, e la corrente ci ha graziati".

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Ma le istantanee di quella notte di paura sono ancora vive nella sua memoria. "Gli uomini della Protezione Civile ci hanno svegliati attorno a mezzanotte e mezza – ricorda –. Evacuavano per precauzione i miei suoceri dal piano terra. Li abbiamo accolti nel nostro appartamento per trascorrere la notte". Già, ore di paura in uno scenario presto precipitato: "Non lo avrei mai detto ma il livello dell’acqua è salito con rapidità e ha intensificato la sua forza – aggiunge Panizza che di mestiere è autista di camion per un’azienda di Lugo, ma pure conto terzista come conducente di veicoli agricoli –. Non era facile per i pompieri portare in salvo la gente con il gommone a mano. Così, insieme al collega Gianni Sgubbi, abbiamo dato una mano con un trattore munito di rimorchio". Un’autentica scialuppa di salvataggio tra le arterie mordanesi inondate: "Al primo giro abbiamo caricato una quindicina di persone e 5 cani di grossa taglia – sottolinea il coraggioso soccorritore –. Poi altre due tornate per recuperare diversi cittadini. Gianni ha segnalato ai pompieri anche la presenza di un’anziana, sola in casa, 700-800 metri fuori dall’abitato. Un’intuizione fondamentale perché al loro arrivo l’acqua aveva già coperto il tettuccio della sua auto".

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Panizza conosce bene le tecniche di soccorso. "Concluso il servizio di leva nei vigili del fuoco ho dato disponibilità come discontinuo e superato il concorso per entrare nel corpo da permanente – specifica con un pizzico di nostalgia -. Ma nella vita ho fatto altro. Molte persone di una certa età hanno preferito rifugiarsi ai piani alti al buio piuttosto che abbandonare la propria dimora. Fortuna che a Mordano l’acqua è scesa velocemente". E allora di corsa ad aiutare Sant’Agata sul Santerno: "Tre giorni di lavoro insieme ai calciatori della Placci Bubano e ai loro genitori. Là il quadro è devastante – spiega Panizza –. Un paese travolto dall’ondata di fango con automobili scaraventate anche ad un chilometro di distanza. Ho visto gente senza più nulla. A Mordano le logistiche hanno funzionato bene. Bravi l’amministrazione, le forze dell’ordine, i volontari e il personale attivo". Senza dimenticare la solidarietà: "A S.Agata ho forato la ruota del trattore sulle macerie – conclude -. Gli amici di Mordano Gomme l’hanno riparata in tempi record e gratis. Se non è cuore questo".