Consegnati i Cucciolini: ritirati 180 peluches

I nostri lettori in coda nella redazione di via Quarto, armati di scheda compilata. Regali ai nipoti, sorprese ai mariti e doni alle compagne: "Bellissima iniziativa"

Consegnati i Cucciolini. Ritirati 180 peluches

Consegnati i Cucciolini. Ritirati 180 peluches

Boom di presenze per ritirare i peluches dei Cucciolini. Distribuiti ben 180 pupazzi a Imola. I lettori si sono presentati davanti alla redazione di via Quarto, 4, ben prima dell’inizio della consegna dei pupazzi.

Già alle 10.45 lungo la scalinata c’erano decine e decine di persone in attesa per ritirare uno dei sei fantastici prodotti grazie alla raccolta di 10 bollini.

I lettori infatti possono scegliere liberamente fra tutto il gruppo dei pupazzi dei ‘maestri dell’ambiente’ dell’iniziativa promossa da il Resto del Carlino insieme alla sponsorizzazione del gruppo Ghedini automobili: si tratta di Ubaldo l’orso, Riky il riccio, Ciccio il cinghiale e Rossella la volpe. Completano la squadra Lillo il lupo e Dina il daino.

Per ritirare il premio è indispensabile avere completato la scheda di raccolta che contiene ben dieci bollini, da ritagliare e incollare negli appositi riquadri.

Il prossimo appuntamento in calendario è sabato 15 giugno, sempre nella redazione imolese di via Quarto 4 (traversa di via Orsini), dalle 11 alle 13. Ma saranno annunciate presto altre date per il ritiro dei nostri peluches, interamente realizzati con materiali riciclabili. I pupazzi si possono ritirare anche a Bologna e Ferrara (nelle sedi e negli orari indicati a pagina 13).

Bambini, ma non solo. Tra i tanti lettori arrivati si sono presentanti in redazione anche nonni e nonne, armati di busta e scheda compilata, per ritirare i peluches da regalare ai propri nipoti. I più piccoli invece, accompagnati dai genitori, come nel caso di Sara Paparella, hanno scelto il pupazzo preferito per giocarci a casa o al parco. E poi persone che hanno deciso di fare una sorpresa alla fidanzata o al fidanzato di turno. Ma anche chi lo ritira per tenerlo a casa come arredamento aggiuntivo, "perché sono belli e mi danno il sorriso", racconta una signora.