Omicidio Fabio Cappai a Castel del Rio, il giallo del bastone

Sequestrato dai carabinieri poco distante dal luogo dell’aggressione. Oggi l’ultimo saluto al 23enne

Imola, 23 luglio 2022 - Un bastone lungo circa mezzo metro per un diametro di 4 centimetri. È quello che è stato trovato ieri dai carabinieri a Castel del Rio, poco distante dal luogo in cui è stato ucciso a coltellate il 23enne Fabio Cappai. Il bastone, a quanto pare, sarebbe stat o utilizzato durante l’aggressione che è costata la vita al giovane ed è stato immediatamente posto sotto sequestro dagli inquirenti.

Aggiornamento I funerali di Fabio tra palloncini e il rombo dei motori

Fabio Cappai, morto a 23 dopo aver ricevuto tre coltellate
Fabio Cappai, morto a 23 dopo aver ricevuto tre coltellate

Il reperto potrebbe quindi rivelarsi fondamentale per accertare eventuali altre responsabilità nella rissa. Tra l’altro, pare che il bastone fosse stato in qualche modo nascosto , proprio per evitare agli inquirenti di trovare ulteriori prove in una vicenda che presenta ancora molti punti da chiarire.

Un tentativo maldestro che sembra confermare i sospetti di chi sta conducendo le indagini. Fatto sta che, nelle prossime ore, il bastone sarà minuziosamente analizzato, alla ricerca anche di una minima traccia che possa fornire ulteriori indicazioni ai carabinieri e alla magistratura.

Proprio ieri, tra l’altro, i militari dell’Arma hanno raccolto altre testimonianze in paese con l’obiettivo di ricostruire, passo dopo passo, ogni istante dell’assurda tragedia che è costata la vita a Fabio.

Questa mattina, intanto, alle 9,30, nella chiesa di Sant’Ambrogio , l’intera comunità si prepara a dire addio al giovane. Il Comune, con il sindaco Alberto Baldazzi in prima fila, si è sin da subito unito al dolore della famiglia e, nella giornata odierna, ha proclamato il lutto cittadino.

Fabio, quella maledetta sera di una settimana fa, è stato raggiunto da tre fendenti. Uno, probabilmente fatale, ha attraversato il costato e raggiunto un polmone. È bastato davvero poco per accendere la miccia di quella che poi si è trasformata in tragedia. "Guarda come porti il ciuffo, con quei capelli rossi": questa sarebbe stata la frase, proferita da uno dei ragazzini minorenni nei confronti di Fabio, che ha scaldato gli animi fino a far scattare la rissa che è costata la vita al 23enne. Il giovane che lo ha colpito, reoconfesso del delitto, intanto, si trova in carcere. Il minorenne ha fatto subito trovare l’arma del delitto, gettata in un fosso in località Valsalva. E ha più volte ribadito di essere pronto a collaborare con le indagini. Incensurato, fino a quella maledetta notte senza macchia, nessun carico pendente, nè indagini a carico, è ora seguito costantemente da uno psicologo. Gli inquirenti, che hanno sentito decine di persone, sono riusciti a ricostruire i rapporti tra vittima e omicida. I due si conoscevano di vista, si erano già incrociati varie volte e, a quanto pare, in passato avevano avuto uno screzio.