Bonfanti, più forte del dolore: "L’infortunio? Meglio i due gol"

"Si è ripresentato lo stesso problema che mi ha tenuto fuori, ma io sono felicissimo ugualmente"

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Commovente, nel senso più emotivamente sportivo che questo termine possa avere. Che storia quella di Nicholas Bonfanti, tornato con effetti speciali ad imporre la propria legge del gol nel mondo canarino e mai momento fu più azzeccato. Una lesione al bicipite femorale lo aveva bloccato dopo il gol alla Viterbese, la ripresa non è stata semplice tanto che il giovanotto ex Inter ci mette parecchio a ritrovare la giusta confidenza con l’area di rigore. Fino a ieri. Pur soffrendo col dolore alla coscia sinistra, pur zoppicando, stringendo i denti e mettendoci la zampata decisiva: "Adesso controlleremo l’entità del dolore, si è ripresentato il problema che mi aveva tenuto fuori – ha commentato Bonfanti – ma io sono contentissimo, cerco di non pensare alla mia gamba. Provo enorme felicità per aver portato il Modena alla vittoria, voglio portarne altre per tutti i tifosi modenesi. Ho 19 anni, per me non ci sono limiti, cerco di lavorare al meglio ogni giorno e per me è un punto di inizio, lo dico sempre anche a me stesso per motivarmi".

E in effetti questo è un vero e proprio slogan per lui. Ricordiamo i momenti successivi alla doppietta al Cesena, nonostante la valenza super di quella doppia firma, il ragazzo rimase coi piedi estremamente per terra e continò su quella scia fino allo stop per infortunio. La casella delle reti messe a segno in campionato segna già 5 in 9 apparizioni ed è tanta roba: "Devo dire grazie a Scarella in occasione del primo, mi ha visto ed è stato bravissimo – ha continuato Bonfanti – nel primo tempo facevamo fatica a trovare lo specchio della porta negli ultimi venti metri, poi dopo il gol preso ci siamo un po’ persi. Ad inizio ripresa ci siamo ripresi immediatamente, quando sono entrato ho cercato di dare uno strappo alla partita e sono contento per come è andata a finire. E speriamo di non dover parlare di un altro tipo di strappo, il muscolo è sempre lo stesso".

E nei minuti finali Bonfanti si avvicina alla panchina, comunica il dolore accusato ma Tesser non ha più cambi (o meglio, finestre per effettuare i cambi) a disposizione. Tocca stringere i denti: "Io non mollo nulla, cerco di rimanere in campo anche se non sto bene e faccio quello che posso – ha concluso Bonfanti – la doppietta mi ha fatto provare le stesse emozioni di Cesena, la voglio ricordare così. Voglio anche che ce ne siano tante altre così e lavorerò per far si che possa continuare così". In attesa degli accertamenti del caso, nel post partita si è parlato di una forte contrattura per il giovane attaccante del Modena, e si tratterebbe di una notizia decisamente confortante. Nel frattempo i canarini si godono il bomber ritrovato, l’"eroe" di una giornata storica che nonostante l’infortunio ha deciso sfida di Imola e permesso alla squadra di Tesser di mantenere la testa della classifica.

Alessandro Troncone