Mentre il patron Antonio De Sarlo, tramite una nota dell’Imolese, ha precisato che i 2,5 milioni riportati nell’edizione di ieri sono il valore del club, ma non la cifra che verrà pagata dai nuovi proprietari, in casa rossoblù si lavora per costruire il nuovo organico. Le linee guida sono le stesse del passato, mescolando giovani di belle speranze con giocatore importanti che possano trasmettere la loro esperienza al gruppo per farli crescere.
L’allenatore sarà Gaetano Fontana, che ha vinto il testa a testa per la panchina del Grifone, battendo in volata Federico Guidi, prossimo a diventare nuovo tecnico del Teramo, una volta risolto il rapporto che lo vede ancora legato alla Casertana. Calabrese, classe ’70, con un passato da capitano e bandiera dell’Ascoli, Fontana riparte da Imola, dopo quasi due stagioni di inattività: la sua ultima esperienza in panchina, infatti, risale al dicembre ’19, quando fu esonerato dalla guida del Fano. Destino ha voluto, però, che proprio la sua ultima vittoria da allenatore sia arrivata proprio al "Galli", un successo per 1-0 nei minuti finali contro l’Imolese di Atzori (appena subentrato a Coppitelli), ma che fu il preludio a otto sconfitte consecutive nelle successive nove partite.
Costruzione dal basso e difesa alta, le caratteristiche principali del gioco di mister Fontana, che modellerà la squadra attraverso un 4-3-3 o un 4-3-1-2, i sistemi di gioco da lui più utilizzati (tanto da aver scritto recentemente anche un libro sull’evoluzione tattica di questi moduli). Sulla carta, per quello che ha mostrato Fontana nelle sue recenti esperienze, si prospetta un’Imolese bella da vedere ma, allo stesso tempo, molto esposta al rischio, specialmente in difesa, dove il palleggio per costruire l’azione offensiva partirà sin dall’estremo difensore.
Fontana, che sarà presentato assieme alla nuova società nella conferenza stampa di lunedì, sarà già sul campo il giorno successivo, per l’inizio del ritiro dei rossoblù, fissato per martedì 27 luglio.
Giovanni Poggi