"Grazie Clai, ti ho lasciato per amore"

La Devetag, bandiera del club, si è trasferita in Sardegna per seguire il fidanzato

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di Antonio Montefusco

Ha preso un aereo per farsi un’altra vita. E’ la storia di Sofia Devetag, classe 1993, ex giocatrice e bandiera della Clai, dalla quale però si è staccata in tempi recenti.

Qualche settimana fa Sofia ha salutato la famiglia e le compagne della Clai per trasferirsi in Sardegna a Sassari dove ha raggiunto il fidanzato e ha cominciato a giocare nella Smeralda in serie B2. Quella di Sofia è stata una scelta anche dolorosa, lasciare gli affetti per trasferirsi altrove confrontandosi con un mondo praticamente differente dalla sua Imola.

"Da due anni – racconta Sofia – ormai portavo avanti una storia a distanza con un ragazzo, ed alla nostra età, io 28 anni, Andrea 33, iniziava a diventare pesante. Così, quando lui mi ha proposto di trasferirmi e di lavorare nella sua azienda di web communication ho accettato. Un bel cambiamento, ma io sono andata via di casa a tredici anni per giocare a pallavolo, quindi le novità non mi fanno paura, anzi, temo di più la staticità".

La pallavolista imolese è arrivata in Sardegna il 15 gennaio, due giorni dopo ha conosciuto il suo nuovo club e il 18 era già in palestra: "Sono stracontenta di avere fatto questa scelta. Mi trovo molto bene sia con le compagne di squadra, che sono tutte ragazze molto tranquille, ma anche con gli allenatori e la società. Cercavo proprio una squadra che mi desse la possibilità di giocare almeno in B, ma al contempo lavorare e stare con Andrea".

Nella carriera della Devetag campionati di serie B1, quattro di A2 uno nella massima serie: "A Urbino ho fatto il libero, per il resto ho sempre giocato da schiacciatrice. Ma sono alta 1.79, quindi per la B sono alta, mentre per la A sono bassa".

Dopo un paio di settimane con la nuova squadra sarda, Sofia si è già ambientata: "Il livello tecnico è un po’ inferiore rispetto ai gironi dell’alta Italia, ma a me va benissimo così. E poi mi piace molto l’abitudine di trascorrere il dopo partita in modo conviviale, con tante cose buone da mangiare. Una cosa che al Nord non esiste, finito di giocare si torna subito tutti a casa. Alla Smeralda l’obiettivo è centrare la permanenza in categoria, io sono abbastanza fiduciosa sul fatto che si possa raggiungere".

Una bella avventura per una ragazza coraggiosa, capace di inseguire sempre i suoi sogni a qualsiasi latitudine della nostra nazione. In bocca al lupo Sofia.