Tassinari: "Festa Romagna Scommessa vinta insieme"

L’allenatore entusiasta della promozione in serie A1: "Grandissima emozione. È il risultato del lavoro di tre anni, il nostro punto di forza è stata la difesa"

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di Mirko Melandri

"Ho provato un’emozione che non si vive tutti i giorni. Ho già ottenuto una promozione e questa è la seconda. Si tratta del risultato di un lavoro di tre anni. Non è sempre facile sperare che le cose vadano come sono state programmate".

Il tecnico della Pallamano Romagna, Domenico Tassinari (nella foto Alive insieme al figlio Fabrizio), racconta come ha vissuto la salita della sua squadra nel paradiso della serie A1 di pallamano.

"Come nell’altra occasione accanto a me ho mio figlio Fabrizio. Questo gruppo è nato come una scommessa. La conquista è due volte più bella perché abbiamo avuto problemi a causa delle assenze di Rotaru, Amir Boukhris, Dall’Aglio e poi altri sono tornati a casa per motivi di lavoro per poi ritornare all’ultimo momento".

Tra i due traguardi ci sono delle differenze: "Mentre il gruppo precedente era stato tirato su fino da quando i giocatori erano molto giovani ed erano abituati a vincere i titoli giovanili, questo viene da Faenza e un po’ da Mordano. Se si escludono mio figlio e Ceroni, questa realtà è figlio del progetto di Fabrizio in cui ci siamo dati tre anni di tempo per vedere cosa si poteva fare a partire da grosse lacune tecniche di controllo del gioco. Lavorando a testa bassa abbiamo raggiunto un obiettivo prestigioso".

Il Tasso entra nei dettagli delle Final Six: "Siamo partiti col Fondi, squadra attrezzata per la massima serie con cinque argentini e altri giocatori già pronti per il salto di qualità. L’approccio è stato difficile, siamo andati subito sotto e anche l’arbitraggio non ci ha aiutato. Nella ripresa ci siamo fatti sotto, a -3, ma poi hanno vinto i laziali".

Il coach arancioblù prosegue: "Il fatto che l’Arcom abbia perso di sette gol con Fondi ci ha tranquillizzato. I veneti erano dati in condizione invidiabile, reduci da un finale di campionato molto buono. Contro di loro abbiamo compiuto un capolavoro con una partita perfetta in difesa e anche in attacco siamo stati bravi con Chiarini, Mazzanti e Lo Cicero in gran spolvero".

In semifinale il Lanzara era la sorpresa della competizione: "I salernitani hanno perso di una lunghezza con Malo dimostrandosi abbastanza competitivi. Poi Cingoli sembrava vincere facile e invece i campani hanno superato i marchigiani. Con loro siamo arrivati stanchi, con le rotazioni limitate visto l’infortunio al naso di Tommaso Albertini. Siamo stati bravi a non perdere la testa e dopo i due minuti a Bicio che potevano tagliarci le gambe, Mandelli ha parato bene".

II punti di forza del Romagna sono stati riconosciuti da tutti: "Si tratta della migliore difesa e del fatto che abbiamo tutti ragazzi italiani del nostro territorio a parte Claudio Lo Cicero". Infine l’allenatore mordanese accenna al prossimo futuro: "La società si deve trovare e pensare che per affrontare la serie A1 ci vuole organizzazione e risorse che non ci sono in questo momento. Poi si provvederà alla rosa con attenzione a questo gruppo e l’innesto di quache giocatore soprattutto mancino".