Virtus e Andrea Costa, lezioni da imparare

Il coach della V imolese Regazzi: "A Rieti siamo stati poco furbi". Il collega Grandi: "Il ko con Ozzano figlio di brutti allenamenti"

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di Antonio Montefusco

Il profumo migliore per uno spogliatoio è quello della vittoria. Ma capita, come nel caso della Virtus Imola, che dopo una sconfitta come quella subita a Rieti domenica, si possano trarre tante indicazioni positive. Due giorni fa i gialloneri hanno tenuto testa alla grande favorita del campionato, una squadra con un roster ampio, tanti punti nelle mani e altrettanta esperienza nei vari giocatori a disposizione dell’ex campione d’Italia Sandro Dell’Agnello. La V imolese è andata vicina all’impresa, giocando a viso aperto e creando parecchi grattacapi ai quotati avversari. Facendo un’analisi più generale, Aglio e compagni in questo avvio di stagione hanno il 50% di vittorie nonostante un calendario a dir poco difficile. Non sono mai stati messi sotto a livello di gioco seppur non manchino le cose da migliorare, il bilancio è sicuramente positiva in vista dei prossimi appuntamenti dove gli obiettivi saranno sempre gli stessi: vincere e crescere. Il team giallonero è tornato a casa da Rieti a mani vuote ma decisamente con tante certezze in più.

"Purtroppo ci è mancata la vittoria – commenta coach Marco Regazzi- però dobbiamo cogliere gli aspetti positivi ma pure quelli negativi, e fra questi abbiamo avuto poco furbizia e malizia negli attimi decisivi. Il finale di quarto tempo ci ha dato spunto per migliorarci gli ultimi 40 secondi dovevamo fare meglio a livello offensivo e difensivo. Ci sarà crescita personale e di squadra. Dopo Rieti non abbiamo i due punti, abbiamo una grande delusione e l’amarezza per non avere vinto". Regazzi non abbassa mai la guardia e sa come con i giovani il mirino va sempre tenuto puntato: "Stiamo giocando con intensità, senza nessun tipo di remora e paura, tutti sono protagonisti, ci mettiamo fiducia e volontà, siamo sempre sul pezzo. Abbiamo voglia, queste sono le cose basilari. L’atteggiamento e la predisposizione alla partita avute finora, sono un aspetto non comune ad un gruppo giovane come il mio. I miei ragazzi devono essere sereni, pimpanti facendo le cose con rispetto senza snaturare la propria indole. Questo è un gruppo giovane che sta facendo esperienza. Ogni partita è nuova crescita, un nuovo step, questi aspetti dovranno essere sempre il motore della mia Virtus da qui a fine campionato".