ASTERIO TUBALDI
Cronaca

Gof, polemiche sulla soppressione. Sui social le accuse di Serenelli

Il maestro se la prende con l’assessore Pelati e con Trucchia, che però ribatte "Nessuna esclusione a sorpresa".

Il maestro se la prende con l’assessore Pelati e con Trucchia, che però ribatte "Nessuna esclusione a sorpresa".

Il maestro se la prende con l’assessore Pelati e con Trucchia, che però ribatte "Nessuna esclusione a sorpresa".

Fa discutere la soppressione del Gigli Opera Festival, sostituito da due operette. Con un lungo post il maestro Riccardo Serenelli, anima del Gof, accusa l’assessore Ettore Pelati di mancanza di trasparenza e Pierluca Trucchia di averlo escluso dopo anni di collaborazione. "Perché non dire la verità invece di infamare chi da 15 anni lavora per la memoria di Gigli? Bastava dire che preferivate la Compagnia italiana di operette" scrive Serenelli. Poi il riferimento personale: "Ho aiutato vostra madre Laura e l’amico Pierluca Trucchia nella rassegna “A tutti, se vuole, la donna la fa“, suonando e portando i miei cantanti. Ma avete aspettato che finissi di servirvi per dirmi che ero fuori, quando era tutto già deciso. Bella riconoscenza".

La replica di Pierluca Trucchia (foto), presidente dell’Associazione Gigli, non si fa attendere. Ricorda che l’associazione, fondata nel 1988, ha sempre promosso l’eredità artistica di Gigli anche senza fondi pubblici, come con il Gigli d’Oro a José Carreras. E spiega che l’assessorato aveva inizialmente ipotizzato di affidare al Gof una nuova produzione dell’Elisir d’Amore, che avrebbe però assorbito tutte le risorse disponibili, poi rimesse in gioco. Quanto alla rassegna "A tutti, se vuole, la donna la fa", Trucchia sottolinea che la collaborazione con Serenelli era stata voluta fin dall’inizio. Nessuna esclusione a sorpresa, quindi, ma solo una diversa pianificazione. Infine chiarisce che la rassegna non è conclusa: un secondo ciclo è in programma dal 22 agosto con altre cinque date, per le quali la presenza di Serenelli è ancora prevista. "Facci sapere se ci sarai — scrive Trucchia — altrimenti dovremo cercare un altro pianista. Anche da parte nostra, senza rancore".