ASTERIO TUBALDI
Cronaca

Sparito il defibrillatore: "Manca in piazza da giorni"

Il caso è stato sollevato da un cittadino che si è rivolto anche ai vigili. Era stato utilizzato per un soccorso e adesso nessuno sa che fine ha fatto.

Sandro Pierini, recanatese cardiopatico, vicino alla postazione vuota

Sandro Pierini, recanatese cardiopatico, vicino alla postazione vuota

Recanati celebra il miracolo del defibrillatore in piazza Leopardi: pochi giorni fa ha salvato la vita a un uomo colto da un arresto cardiaco grazie all’intervento di una dottoressa di passaggio. Eppure alla buona notizia segue l’assurdo: da quel giorno, il Dae (defibrillatore automatico esterno) non è più tornato al suo posto. Sparito nel nulla. A lanciare l’allarme è Sandro Pierini, recanatese cardiopatico: "Ho chiesto alla polizia municipale quando rimetteranno il defibrillatore, ma dopo una settimana nessuno sa nulla. Per chi come me vive con un cuore fragile, quel dispositivo è una speranza di vita. È inconcepibile lasciarlo mancare per giorni".

Un paradosso ancora più stridente se si pensa che, proprio davanti a quella stessa postazione, pochi giorni prima del malore si era svolta una cerimonia di inaugurazione ufficiale dello strumento, accompagnata da slogan, foto e promesse di sensibilizzazione. Nella stessa occasione era stato presentato anche un altro defibrillatore donato da Casa Leopardi, installato nella piazzetta del Sabato del Villaggio, a dimostrazione dell’impegno della comunità per la sicurezza pubblica. Eppure, alla prima emergenza, il defibrillatore viene rimosso e dimenticato. Adesso si dice che sia "sotto carica". Bene, ma quanto tempo ci vuole per ricaricarlo? Un giorno, due, una settimana? Davvero in un’epoca in cui un’auto elettrica si ricarica in mezz’ora, un dispositivo salvavita deve restare inutilizzabile per giorni, lasciando un intero centro storico senza un presidio fondamentale? Quanto tempo serve per rimettere a posto un defibrillatore? Quante telefonate devono fare i cittadini per riavere un Dae in una piazza centralissima? Quanto vale la vita di chi potrebbe averne bisogno domani? Domande semplici, ma che a Recanati – al momento – restano senza risposta.

Asterio Tubaldi