Tolentino (Macerata), 24 febbraio 2025 – Con una serie di prelievi, dal 2017 una donna avrebbe sottratto oltre centomila euro dal conto di un anziano per cellulari, cure dimagranti e scarpe. Ma dopo un esposto e le indagini coordinate dei carabinieri di Tolentino e della Guardia di finanza di Camerino, nei giorni scorsi è stata fatta una perquisizione domiciliare e personale in casa della donna, accusata di circonvenzione di incapace e di indebito utilizzo di carte di credito.
Le indagini sono partite la scorsa estate, dopo una segnalazione in merito alle difficoltà economiche in cui si trovava l’anziano. Con un decreto di esibizione emesso dalla procura di Macerata e analizzando la documentazione bancaria, i carabinieri dell’aliquota operativa del Nor di Tolentino hanno acquisito i primi riscontri: in effetti, sarebbero emersi parecchi bonifici in favore della donna – non legata da vincoli di parentela con il tolentinate – per un totale di 16mila euro. Inoltre il conto dell’uomo risultava eroso da prelievi di contante e pagamenti con la carta di credito per carburante, trattamenti estetici, calzature, abbigliamento, accessori, in negozi di Tolentino, Corridonia, San Severino e Osimo, per un importo complessivo di circa 100mila euro, inspiegabili alla luce dello stile di vita e delle necessità dell’anziano. Sarebbe anche emerso che tra il 2017 e il 2021 la vittima aveva incassato buoni postali dematerializzati e polizze vita, aveva sottoscritto un finanziamento e aveva ceduto il quinto dello stipendio. In merito a numerosi prelievi effettuati dal conto corrente dell’uomo, i carabinieri hanno analizzato la presenza di una serie di operazioni e di acquisti effettuati con carta di credito, non compatibili con le abitudini della persona offesa.
Per alcuni pagamenti è stato subito possibile risalire all’identità della effettiva utilizzatrice della carta, in base all’intestazione delle fatture dei prodotti acquistati e alle testimonianze acquisite (tra cui, ad esempio acquisti di prodotti di telefonia, prodotti dimagranti, trattamenti cosmetici). Importante è stata anche l’attività della Guardia di finanza di Camerino che, grazie agli esclusivi poteri e competenze in materia economica e finanziaria, utilizzando le banche dati in uso al corpo, è riuscita a fare emergere precisi collegamenti tra le operazioni bancarie giornaliere eseguite sul conto corrente dell’anziano e quelle effettuate sul conto e sulle carte prepagate intestate all’indagata. Gli sviluppi in ambito patrimoniale e finanziario hanno consentito di fornire alla procura consistenti riscontri in merito all’accusa ipotizzata. In particolare l’attività dei finanzieri si è concentrata a dimostrare le incongruenze tra quello che la donna dichiarava al fisco e le reali disponibilità di spesa della stessa. La perfetta sinergia e la stretta collaborazione posta in essere dalle due forze di polizia, con l’azione di coordinamento della procura, hanno permesso di mettere fine ai quei raggiri.