Feba a caccia di riscatto in trasferta Ma Cagliari è un cliente scomodo

Sfida tra due squadre appaiate al penultimo posto in classifica. Sarde penalizzate dalle assenze. di Striulli e Prosperi

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di Mario Pacetti

Sfida di retroguardia oggi pomeriggio a Cagliari per la Feba. Si affrontano due delle penultime della classe: le "momine", per l’appunto, e il locale Cus. Partita anticipata alle 16.15 per consentire al clan civitanovese di rincasare in orario decente. Dopo il netto ko casalingo col Brescia la Feba è chiamata a rialzarsi subito in piedi per puntellare classifica e morale. Ma, per riuscire nell’intento, dovrà elevare il rendimento. Il Cus Cagliari ha avuto una partenza lenta, anche a causa della prolungata assenza del suo faro Striulli (un infortunio le ha impedito finora il debutto in campionato) cui si è aggiunta sabato scorso l’indisponibilità della Prosperi, altro pezzo forte di quel roster. Ma non è sicuramente una squadraccia. Di certo vale più di quanto non faccia intendere la sua classifica deficitaria. Del resto l’anno scorso era andata forte (al momento della sospensione era in zona play-off) e in estate ha cambiato poco: fuori la Landi e la Novati, dentro la Prosperi e l’italo-bulgara Petrova, arrivate rispettivamente dall’Umbertide e dal Torino (A1). La straniera è il 32enne pivot sloveno Ljubenovic, che non è altissima (185 centimetri) ma, in assenza della Striulli, resta pur sempre la migliore della sua squadra nella valutazione complessiva.

La Feba ha dato finora l’impressione di essere troppo leggera e inesperta per poter competere con la gran parte delle rivali di quest’anno. Sarebbe certamente opportuno un ritocco alla rosa, o meglio ancora due, se non fosse per i dubbi sulla prosecuzione dell’attività agonistica (il Covid fa paura) che sconsigliano al momento iniziative riparatorie sul mercato. La Feba fa acqua soprattutto in difesa, la più crivellata di tutta l’A2. Ecco perché il suo gap nella differenza canestri globale (-79) non ha pari né nel girone B né nel girone A. Da aggiungere, a proposito delle insidie della trasferta sarda, che nel biennio passato la Feba ha sempre perso in casa del Cus salvo "vendicarsi" poi a Civitanova Alta.