"Lube, con De Cecco sei in ottime mani"

Bernardi mister secolo: "Il giocatore argentino può essere considerato tra i più forti al mondo. Perugia ha più panchina e Trento mi piace"

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di Andrea Scoppa

Chi meglio di Lorenzo Bernardi per "presentare" l’acquisto più importante e atteso della nuova Lube, il regista Luciano De Cecco? Abbiamo intervistato "mister secolo", l’ex allenatore di Perugia e quindi dell’argentino, rivale dei biancorossi nelle ultime 2 finali Scudetto e reduce da un anno sabbatico.

Bernardi, che ci può dire di De Cecco?

"E’ un giocatore che negli ultimi 3-4 anni è cresciuto moltissimo come personalità e maturità. La tecnica già l’aveva, quel tocco di palla in uscita è straordinario".

Dovrà sostituire un certo Bruno.

"Se avessimo vinto noi con Perugia Gara5 del 2019 magari ora si direbbe che De Cecco è più forte, le differenze sono minime. Dovendo fare una scelta dopo l’addio del brasiliano, la Lube ha fatto la scelta migliore. Luciano non farà rimpiangere Bruno, anzi con qualche atleta potrebbe aumentare l’efficienza".

Si riferisce a Simon e Anzani? "Giusto, perché a Perugia Anzani e De Cecco avevano un feeling importante".

È rimasto sorpreso dell’addio alla Sir da capitano?

"No perché Luciano è un professionista. Anche io, qualora mai la Lube in futuro mi chiamasse, darei la piena disponibilità. Ci mancherebbe. Io ci sono passato a Perugia purtroppo, non mi meraviglia che De Cecco abbia scelto di cambiare aria".

Civitanova ha finito per prima il mercato: è sempre la squadra da battere?

"Molti top club fanno mercato presto e già febbraio si muovono per i big. La Lube parte tra le favorite e sono sicuro che Leal crescerà ancora. Perugia stavolta ha una panchina altrettanto forte e forse come organico ha più rotazione. Sono curioso di vedere come Atanasijevic si troverà con Travica dopo tanti anni con De Cecco".

Trento e Modena sono le solite outsider?

"Trento mi piace molto, ha costruito una signora squadra, magari, con soli 2 titolari rimasti, avrà bisogno di tempo per trovare i giusti sincronismi. Modena è più staccata come valori, poi dipenderà anche da Stankovic, da quando cioè sarà schierabile come italiano".

Le piace l’idea di disputare la Supercoppa all’Arena di Verona, quindi all’aperto e in un contesto storico? Sarebbe opportuno ci fossero gli spettatori, altrimenti non sarebbe il massimo…

"Il calcio già da luglio vuole riaprire col 30% di persone allo stadio, quindi perché no? Lo sport senza pubblico è come un corpo senza anima. L’Arena sarebbe una cosa stratosferica, una bellissima idea per ripartire dopo questo periodo così triste".