Alessandro Venturelli scomparso: ecco cosa cercava sul web prima di sparire

Sassuolo, dalle ultime connessioni nei motori di ricerca arriva la conferma che il ragazzo aveva intenzione di cambiare vita. Informazioni anche sulla Finlandia, i corsi di leadership e la domanda: "Quanto è distante la mia casa da Amsterdam?"

Alessandro Venturelli, 21 anni, di Sassuolo, scomparso il 5 dicembre scorso

Alessandro Venturelli, 21 anni, di Sassuolo, scomparso il 5 dicembre scorso

Sassuolo (Modena), 2 aprile 2021 - ‘I posti dove nascondersi’, ‘mollo tutto e sparisco: 8 luoghi dove non ti troveranno mai’. Ma anche informazioni sulla Finlandia e sull’Olanda, corsi di leadership e tecniche di vendita. Era in contatto col mondo Alessandro Venturelli prima di scomparire il 5 dicembre scorso dalla sua casa di Sassuolo dove viveva assieme ai genitori.

Dai suoi ultimi ingressi nei motori di ricerca sul web arriva la conferma che il 21enne volesse in qualche modo cambiare vita. L’interrogativo cui si vuole dare risposta attraverso l’indagine per sequestro di persona aperta dalla procura di Modena è: si è allontanato volontariamente, qualcuno lo ha manipolato inducendolo a lasciare la famiglia oppure, come dicono i genitori, "intendeva far perdere le proprie tracce perché forse aveva paura"? I genitori e il legale della famiglia, l’avvocato Barbara Iannuccelli, evocano il mondo delle psico-sette. Alessandro aveva consultato portali come ‘I posti dove nascondersi’, la classifica dei luoghi più remoti del pianeta, "ottimi per rompere definitivamente con la vita ordinaria".

Oppure ‘Mollo tutto e sparisco’, una rassegna di angoli "su questa terra in cui a nessuno verrà mai in mente di venire a cercarti: posti remoti, lontani, affascinanti, ricchi di mistero e soprattutto non facili da raggiungere".

Alessandro in particolare tra novembre e dicembre, alla vigilia della scomparsa, si è soffermato sulla Finlandia e la capitale Helsinki, così come si è interessato dell’Olanda: ha digitato ‘quanto è distante la mia casa da Amsterdam’. L’Olanda d’altronde ritorna nelle parole di uno dei suoi amici più stretti, Luca Bursi, che ricorda come "alla polizia siccome io conoscevo la password del suo telefono, ho chiesto di vedere subito le mappe che aveva aperto prima di scomparire: c’erano tre città dell’Olanda e altre destinazioni".

Ma nel viaggio web del 21enne – al vaglio degli uomini guidati da Mario Paternoster, capo della squadra mobile della questura di Modena – compaiono anche ricerche più specifiche del tipo come si traduce in inglese ‘indosso un cappotto’ oppure corsi di vendita, ‘come scoprire la tua fortuna’, corsi di leadership a cui ogni tanto partecipava online o in presenza. E gli esperti di psico-sette avvertono come l’esca per attirare nuovi adepti possa essere anche quella di prospettare facili successi economici.

Come anticipato ieri, intanto, i protagonisti della famosa foto alla stazione centrale di Milano non sono Venturelli e Stefano Barilli, l’altro ragazzo scomparso, di 23 anni, di Piacenza. Nel corso della trasmissione Chi l’ha visto di mercoledì sera si sono fatti vivi Alex e Edoardo, studenti di architettura italiani, attualmente in Svizzera. I ragazzi hanno confermato di essere loro le persone ritratte in quell’immagine e che essendo all’estero "non sapevano di questa storia, l’abbiamo appreso solo mercoledì quando abbiamo visto la foto". La novità comunque non scalfisce la convinzione della famiglia di Venturelli che la pista della psico-setta sia quella principale da seguire: "Prendiamo atto della rivelazione – spiega l’avvocato Iannuccelli –, attendiamo l’identificazione ufficiale da parte della questura di Modena per avere la certezza".