
Il recupero della salma della 58enne in una palazzina in via Vignolese
Modena, 2 agosto 2024 – Potrebbe essere uno di quei terribili drammi della solitudine e di rapporti che pur strettissimi a volte si logorano.
Ma potrebbe essere anche qualcosa di ben più violento e tragico, avvenuto tra quelle mura domestiche che sempre più spesso da nido si trasformano in gabbie. E’ mistero dietro al ritrovamento ieri, del corpo senza vita di una donna di 58 anni, Daniela Venturelli.
A dare l’allarme, nel primo pomeriggio è stato il figlio della vittima che vive al piano di sotto della stessa palazzina in cui la donna è stata trovata. Un immobile circondato da immondizia e rifiuti di ogni genere a due passi dalla città, in via Vignolese, nei pressi della rotonda del Grappolo.
Pare infatti che i soccorritori e le forze dell’ordine, giunte sul posto, si siano trovate dinanzi ad una situazione di estremo degrado. Il corpo della signora giaceva sul letto, sistemato al contrario (con le gambe verso i cuscini) e in avanzato stato di decomposizione.
Attorno al letto rifiuti, scatole, vestiti. Infatti pare che il cadavere si trovasse da giorni nella camera da letto ma non è tutto. Nella schiena della 58enne, infatti, il medico legale avrebbe individuato un foro profondo: una lesione che potrebbe essere compatibile con un’arma bianca, ovvero una lama o un attrezzo appuntito.
Ovviamente quella dell’omicidio è una ipotesi ma al momento nessuna, fino a che non vi saranno gli accertamenti autoptici, può essere esclusa. Infatti sul posto sono intervenute diverse volanti, la squadra mobile, col dirigente Mario Paternoster e la polizia scientifica per i rilievi di rito.
Sul posto anche il pm di turno che ha poi disposto il trasferimento della salma in medicina legale, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Cosa dunque possa aver causato la morte della signora Venturelli è presto per dirlo. Si sa che la donna aveva alcune patologie e che viveva accanto al figlio, che in serata è stato accompagnato in questura per dare la sua versione dei fatti.
Desta perplessità il fatto che nessuno si sia accorto di nulla prima di ieri, quando i sanitari prima e le forze dell’ordine poi si sono trovati dinanzi ad una scena agghiacciante.
A causa delle alte temperature di questi giorni, infatti, lo stato di decomposizione del cadavere risultava particolarmente avanzato: difficile dunque riuscire a capire se si tratti o meno di una morte violenta. Ieri gli accertamenti con prelievi sulla salma si sono conclusi attorno alle 20.30.
Attorno alla palazzina era rimasto il degrado: una carrozzina appoggiata da una parte, un carrello della spesa e tanti altri rifiuti a terra. Sul balcone il cane di famiglia, un pastore che per interminabili minuti ha continuato a guaire.