Costi impropri e ingiustificabili

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Paolo

Bigarelli*

L’obbligo di accettare pagamenti con carte anche per importi minimi in cui il costo della transazione si mangia tutto il margine è una forzatura che non ha giustificazione sul piano economico e sociale. E’ importante che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli abbia esonerato da tale obbligo i tabaccai per l’acquisto di sigarette e valori bollati. Ma per correggere un evidente squilibrio tra costi e margini, era importante intervenire anche sui micropagamenti di qualsiasi natura: è dunque positivo che nella bozza della nuova manovra sia stato previsto l’innalzamento del tetto massimo entro il quale non sarà obbligatorio per l’esercente accettare pagamenti tramite Pos. Una questione, quella legata ai pagamenti elettronici e ai loro costi, che non riguarda soltanto i tabaccai e che si è acuita a partire dal 30 giugno scorso, da quando cioè commercianti e professionisti non possono più rifiutare i pagamenti tramite carte di debito, di credito o prepagate, pena una sanzione pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento. Obbligare un esercente a dover incassare i 50 centesimi di una fotocopia o l’euro di un pacchetto di chewing gum o i 10 euro di una ricarica telefonica con la carta di credito vuol dire costringerlo a lavorare in perdita: le commissioni possono arrivare al 5%, ma poi ci sono una serie di costi bancari ingiustificabili posti a carico delle imprese. Si pensi che il canone annuale per il noleggio di un terminale Pos può costare fino a 1.000 euro, i costi di installazione e disinstallazione dei terminali possono pesare fino a 250 e poi le banche fanno pagare una serie di "servizi" come l’invio dei rendiconti, la fornitura di Sim Card, l’inattività del Pos, l’attivazione della rendicontazione elettronica. Credo che la diffusione dei pagamenti elettronici vada perseguita abbattendo commissioni e costi impropri e ingiustificabili a carico delle imprese e prevedendo la gratuità dei micropagamenti. *Presidente provinciale Federazione Italiana Tabaccai