REDAZIONE MODENA

"Il mio rapporto con il Pd? Nulla è eterno"

Carpi, così Giovanni Taurasi rompe il silenzio: "Non ho rinnovato la tessera e per la prima volta non voterò il partito alle europee"

"Il mio rapporto con il Pd? Nulla è eterno"

Giovanni Taurasi rompe il silenzio di tre mesi e interviene sulle imminenti elezioni amministrative. Il suo è un nome da anni legato alla scena politica, culminato inella sua partecipazione alle primarie del 3 marzo scorso.

A tre mesi dalle primarie, e a pochi giorni dalle elezioni, qual è il suo giudizio su questa campagna elettorale?

"Dopo la vivacità delle primarie ci si poteva attendere maggiore partecipazione. Con quasi 300 candidati per il Consiglio che si sono messi a servizio della comunità, mi sorprende che ai dibattiti tra i candidati sindaci ci sia la metà delle persone di quelli delle primarie. Ma spero che siano comunque in tanti ad andare a votare".

Righi aveva detto che l’avrebbe coinvolta: come sono i vostri rapporti? L’ha coinvolta? Se sì, perché non è sceso in campo?

"Rapporti cordiali. Mi ha invitato ad assistere a qualche iniziativa e quando ho potuto sono andato. In campo ero già sceso con le primarie, anche se confesso che alcune liste del centrosinistra mi hanno proposto di candidarmi come consigliere, ma optare per una o l’altra significava fare un torto alle altre liste. Candidandoci per le primarie, attraverso lo stesso percorso e dallo stesso partito, sia io che Riccardo rinunciavamo alle nostre magliette di parte".

Come avrebbe fatto pesare il 40% dei voti che ha raccolto?

"Il modo migliore per interpretare quel 40% molto trasversale è dare voce ad alcune delle proposte contenute nel programma presentato alle primarie, frutto di un lavoro collettivo. Se Riccardo verrà eletto, spero lo faccia. Ho letto che Mezzetti propone di candidare Modena a capitale del libro. La trovo un’ottima idea che avevo proposto anche per Carpi. Tolta quella ormai, ce ne sono altre di proposte su cui lavorare se vuole".

È tra i fondatori del Pd ma alle Europee voterà Stati Uniti d’Europa. Come nasce questa scelta?

"In effetti non ho rinnovato la tessera e per la prima volta nella mia vita non voterò Pd alle europee. Nulla è eterno. Si votano le idee e le persone. Le idee devono essere forti perché queste sono le elezioni più importanti della storia. L’Europa ha bisogno di uno scatto in avanti come quando si fece l’euro, nel solco di chi l’aveva sognata più di 80 anni fa. Ci vuole più Europa, con un governo che risponda al Parlamento europeo, una politica estera, di difesa, fiscale e migratoria comune e occorre superare i veti reciprochi dei singoli Stati. Non ci sono alternative e l’unica lista che lo sostiene apertamente è quella che porta nel suo nome il sogno del Manifesto di Ventotene: Stati Uniti d’Europa. E poi si scelgono le persone, che devono essere competenti, e in questo collegio è candidata Giulia Pigoni, una consigliera regionale che stimo e so che se sarà eletta in Europa porterà le istanze del collegio e della nostra provincia".

Maria Silvia Cabri