
Basse temperature in aula per un malfunzionamento dell’impianto. Ieri i tecnici della Provincia sono riusciti a risolvere il problema. Rizzo (Gioventù Nazionale): "Criticità che si ripetono troppo spesso".
Nuovo anno, vecchi problemi. Non è la prima volta, infatti, che alcune scuole della provincia rimangano al freddo durante i mesi più gelidi dell’inverno, così come già successo in passato e come - più di recente - è accaduto negli ultimi giorni all’istituto Corni, nella succursale di via Leonardo Da Vinci: tre differenti guasti all’impianto termico hanno infatti comportato, dallo scorso sette gennaio, "malfunzionamenti in singole porzioni di edificio, interessando alcune classi".
Disagi che hanno spinto ieri mattina gli stessi studenti a scioperare davanti alla scuola, per fare sentire la propria voce, dopo giorni di lezione con sciarpa e cappotto per ripararsi dal freddo: fortunatamente però, la situazione era già in via di risoluzione ieri mattina, grazie al minuzioso lavoro dei tecnici della Provincia, che hanno effettuato un sopralluogo congiunto con i rappresentanti degli studenti, con l’obiettivo di illustrare loro la situazione e verificare l’effettiva risoluzione dei guasti: "Le situazioni sono state affrontate singolarmente e risolte – fanno sapere – così da ripristinare il riscaldamento in tutto l’edificio".
Si è infatti trattato di guasti che, in particolare, "hanno riguardato la rottura di alcune parti di impianto di riscaldamento, della centrale termica d il blocco del funzionamento della nuova caldaia – sottolineano dalla Provincia – già ripristinata e sulla quale si sta intervenendo con ulteriori verifiche, così da prevenire ulteriori disservizi".
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente Fabio Braglia, ricordando come sia "comprensibile che in alcune situazioni si possa creare disagio dovuto a guasti non sempre preventivabili e che fanno parte della complessità della gestione della rete scolastica provinciale. È nostro dovere garantire a studenti e insegnanti condizioni adeguate perché possano svolgere le lezioni, intervenendo rapidamente affinchè queste situazioni non si ripetano".
Insomma, la situazione sembra rientrata, ma in seguito alla segnalazione, le polemiche non hanno comunque tardato ad accendersi, puntando i riflettori su questo scenario.
"Una situazione che si ripete, ancora una volta. Ogni anno infatti è sempre la stessa solfa: è inaccettabile che, con l’arrivo dell’inverno, gli studenti del nostro territorio siano costretti a subire temperature rigide nelle aule, come è accaduto all’Istituto Corni di Modena. Alcuni studenti hanno riferito di aver dovuto sopportare temperature intorno ai dodici gradi in classe, e questo non va bene: l’attenzione dovrebbe rimanere alta soprattutto durante le vacanze natalizie, affinché gli studenti possano tornare in aula, dopo le feste, con condizioni ottimali, e non con temperature gelide, come invece è accaduto – punta il dito Lorenzo Rizzo, presidente provinciale di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia –. Il problema del freddo nelle scuole non è una novità, ma sembra essere diventato un appuntamento fisso, a cui le istituzioni non riescono o non vogliono dare una risposta definitiva. Al freddo si somma la preoccupazione per la sicurezza degli studenti. Un tema, questo, altrettanto grave e che riguarda non solo il Corni ma anche altre scuole superiori modenesi. È inconcepibile che si verifichino costantemente risse e episodi di criminalità nei pressi delle scuole. Questo problema non può essere sottovalutato né ignorato".
"Il diritto allo studio non può essere ostacolato da ambienti inadeguati, freddi o insicuri – conclude Rizzo –. Chiediamo un impegno serio e concreto per risolvere queste situazioni, una volta per tutte. Le scuole devono essere luoghi accoglienti e sicuri, dove i giovani possano formarsi senza doversi preoccupare per la propria salute o incolumità".
g. d. c.