SOFIA SILINGARDI
Cronaca

L’Infermiere di comunità: "Assistenza per tutte le età a pochi passi da casa". Dove a Modena

Previsti alla ’San Faustino’, l’ex aeronautica e la Casa in via Montalcini. L’Ausl: "Un quarto punto aprirà entro la fine dell’anno a Villanova"

Arriva l'infermiere di comunità a Modena e provincia

Arriva l'infermiere di comunità a Modena e provincia

Modena, 26 settembre 2023 – Arriva l’infermiere di comunità, a disposizione delle persone per i loro bisogni di salute nei territori dove vivono e lavorano. È questo il senso dei Punti di infermieristica di comunità che l’Ausl di Modena ha aperto in tutto il territorio provinciale e che in questi giorni ha inaugurato anche nel Comune di Modena. Saranno tre i Punti, in tre zone nevralgiche della città: la Polisportiva San Faustino in via Wiligelmo, la sede dell’ex aeronautica in via Minutara e la Casa della Comunità in via Rita Levi Montalcini. Un quarto Punto aprirà entro la fine del 2023 a Villanova, al servizio di una comunità che vive in periferia ed è sempre più numerosa, considerando tutto il bacino che comprende anche le frazioni di Lesignana, Ganaceto, San Pancrazio.

Il nuovo servizio è stato presentato ieri mattina nella Casa della Comunità di Modena da Anna Maria Petrini, Direttrice generale dell’Ausl, dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e da Andrea Spanò, direttore del Distretto sanitario di Modena, insieme a Cecilia Pellicciari, Responsabile degli infermieri del Distretto di Modena, Valentina Diamanti, infermieri di comunità, Erica Salvo, medico delle Cure primarie del Distretto di Modena e Alessandra Romani, medico di medicina generale. "I Punti di Infermieristica di Comunità – sottolinea la direttrice Anna Maria Petrini – sono uno dei servizi socio-sanitari che l’Ausl ha attivato in provincia per essere sempre più vicina alle persone. Grazie all’infermiere di comunità i cittadini, in particolare quelli con patologie croniche o gli anziani fragili, vengono presi in carico, monitorati e assistiti in modo costante attraverso la collaborazione con i medici di medicina generale".

L’infermiere di comunità si rivolge a tutte le fasce d’età, con particolare attenzione a persone con patologie croniche e ad anziani fragili. Il monitoraggio dei pazienti cronici è uno degli aspetti più importanti del lavoro dell’infermiere di comunità, grazie al quale si può evitare il peggioramento di una condizione di salute già fragile e aiutare la persona a vivere autonomamente, o il più autonomo possibile. L’infermiere se ne prende cura all’interno della famiglia, conosce e può attivare i servizi presenti su quel territorio, dai servizi sociali alle associazioni di volontariato agli enti locali. Ancora, non solo monitoraggio ma anche azioni di prevenzione, affinché non si arrivi alla malattia cronica: l’infermiere agisce anche sulla promozione della salute, indirizza le persone verso attività o servizi dedicati e si occupa di piccoli interventi estemporanei o limitati nel tempo.

“Il senso di comunità - precisa il sindaco Muzzarelli - si rafforza con una risposta efficace ai bisogni delle persone più fragili. La sanità pubblica deve continuare a garantire servizi di qualità facilmente raggiungibili da tutti, in base al criterio della prossimità, riducendo al minimo la formalità e mettendo a disposizione dei cittadini professionalità preziose come quelle infermieristiche". "Così - aggiunge il direttore del Distretto sanitario Spanò - i cittadini, in particolare i più fragili, avranno un punto di riferimento vicino a dove vivono, dal centro alla periferia". Gli ambulatori di infermieristica di comunità sono aperti con queste modalità: Polisportiva San Faustino, lunedì e giovedì dalle 9 alle 12; via Minutara, da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13; l’ambulatorio nella Casa di Comunità da lunedì a venerdì dalle 10 alle 15. Per accedere è necessario contattare lo 059.5137350, attivo sette giorni su sette dalle 8 alle 20. Risponderà un infermiere che valuta il bisogno e nel giro di 24 ore la persona verrà contattata dall’infermiere di comunità per un primo appuntamento. Non è necessaria la prescrizione del medico di famiglia, che verrà contattato dall’infermiere per accordarsi sul percorso migliore da seguire.