FRANCESCO VECCHI
Cronaca

Mariupol, il documentario: "Un dovere portarlo qui"

Il 7 maggio al Raffaello l’opera di Chernov. Evento voluto dalla comunità ucraina

Mariupol, il documentario: "Un dovere portarlo qui"

Mariupol, il documentario: "Un dovere portarlo qui"

Modena, 30 aprile 2024 – Altro che ’rinascita’. Della città ucraina di Mariupol si parlerà sì, ma nei termini della devastazione e delle morti provocati dall’invasione russa del 2022. A inizio anno l’associazione culturale ’Russia Emilia-Romagna’ aveva affittato la sala civica di via Viterbo per indire una mostra sul ’veloce processo di ricostruzione sotto l’egida delle istituzioni della federazione Russia di cui – la città di Mariupol, ndr – è divenuta parte integrante’. Così l’evento di propaganda veniva presentato, poi però la stampa ha suonato la sveglia a piazza Grande tanto che il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha attivato l’iter per la revoca della concessione dello spazio. Un caso divenuto nazionale, qualcuno ricorderà. Di certo se lo ricordano bene i componenti della comunità ucraina modenese: si sono dati da fare, anche e soprattutto in risposta a quel tentativo andato a vuoto, per portare in città il documentario ’20 Days in Mariupol’, che ha vinto l’Oscar ed è stato girato in presa diretta dal premio Pulitzer Mstyslav Chernov. Come da titolo, per 95 minuti al cinema Raffaello scorreranno le immagini riprese dal vivo di quella che è stata ed ed è l’occupazione dell’Ucraina da parte della Russia. L’evento, ad oggi in una data unica, è il 7 maggio, appunto al Raffaello di strada Formigina 380. Alle 20.30 si svolgerà una breve introduzione da parte proprio dei componenti della comunità, poi la proiezione di un’opera, spiega la portavoce Olena Kim, "brutale, emotivamente forte, forse troppo. Le lacrime non si fermano. Questo film – continua la rappresentante della comunità ucraina modenese – non fornisce risposte, ma cerca di dare giustizia alle vittime, di raccontare la loro morte e di non fare passare in silenzio una tragedia che i russi tentano di nascondere con una forte propaganda su una surreale ricostruzione di Mariupol. Il 7 maggio mostremo un video su com’era prima della guerra, girato con un drone. Modena è stata la città simbolo contro la propaganda filoputiniana – prosegue Kim –, ha fatto aprire gli occhi all’Italia sul propagarsi di eventi di chiara matrice russa. Fornire tonnellate di prove schiaccianti sui massacri di Mosca, filmati in diretta, è molto importante. Ringraziamo di cuore il direttore Roberto Ferrari e il cinema Raffaello per aver reso possibile questo evento". Evento frutto anche dell’impegno delle associazioni Leleka odv, La Fenice ets, Mriya odv, Magica Pysanka e La collina della poesia. Biglietti acquistabili su cinema www.cinemaraffaello.it