
Il presidente Michele de Pascale
Modena, 20 dicembre 2024 – Un solo assessorato, seppur con deleghe robuste, non poteva bastare. E infatti nelle nomine per il sottogoverno il Pd di Modena innesta il turbo e porta a casa due presidenze di commissione, oltre alla nomina nel cda della Cassa depositi e prestiti per conto di tutte le Regioni italiane.
Davide Baruffi unico assessore aveva alimentato il senso di ’vittoria mutilata’ tra i Dem modenesi che si ritenevano meritevoli di qualche altro posto di responsabilità considerato il cospicuo risultato elettorale ottenuto. Tanto più che nell’ufficio di presidenza è stato promosso segretario il consigliere di Avs Paolo Trande.
Nel giro di nomine per le commissioni e gli altri incarichi concluso ieri, e che sarà ufficializzato a gennaio, il gap si può dire colmato. Il Pd modenese mette a segno tre colpi: Gian Carlo Muzzarelli centra il suo obiettivo, presidente della commissione Sanità, tema su cui si era molto posizionato in campagna elettorale anche in virtù di una "promessa", come lui stesso ha sostenuto più volte, fatta a sua moglie Alessandra (il suo sogno proibito era diventare assessore, ma abbastanza presto ha capito che non sarebbe stato possibile e ha virato sulla commissione); Maria Costi incassa, forte del bottino elettorale conseguito, la presidenza della commissione Scuola, Cultura, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità. Mentre per Luca Sabattini si prospetterebbe l’ingresso nel cda della Cassa depositi e prestiti, la società controllata dallo Stato che si occupa di finanziare progetti industriali di rilevanza strategica nazionale. Le Regioni a turno esprimono un componente nel consiglio di amministrazione della Cdp. A questo giro tocca all’Emilia Romagna e il presidente Michele de Pascale ha ritenuto che per esperienze e competenze maturate nelle questioni economiche e finanziarie Sabattini è la persona giusta per rappresentare tutte le Regioni. Lo scenario di partenza è questo, poi deciderà il Ministero. Per la quarta eletta modenese, Ludovica Carla Ferrari, si prospetta l’ingresso invece nella commissione Politiche economiche.
Tornando a Muzzarelli, l’ex sindaco monetizza al massimo la sua elezione a consigliere regionale guadagnandosi, secondo i suoi detrattori, un premio fin troppo generoso rispetto al punteggio elettorale. Si è avuta notizia di un fitto colloquio tra l’ex sindaco e il presidente della Regione: l’incarico è l’esito evidentemente del rapporto di fiducia tra il neo governatore e l’ex assessore regionale che ha battuto tutti i concorrenti, soprattutto a quanto pare l’ex assessore alla Sanità Raffale Donini. La presidenza della commissione è un ruolo meramente operativo: certo, stabilisce il calendario, può agevolare o rallentare l’iter delle delibere, promuove indagini conoscitive. Ma non ha potere decisionale sul merito delle questioni. Epperò, come spesso succede è la persona che modella l’organo e l’interpretazione e l’incisività di un ruolo varia a seconda di chi lo ricopre.
Di sicuro inoltre questo successo personale conferirà a Muzzarelli una rinnovata centralità nel Pd a Modena, quando nel prossimo futuro si andrà a decidere il nuovo segretario, le candidature per il Parlamento nel 2027 (Stefano Bonaccini è avvisato), il futuro candidato sindaco nel 2029 una volta che Mezzetti avrà sciolto la riserva sull’eventuale secondo mandato.
Sull’altro fronte, anche Fratelli d’Italia può ritenersi soddisfatto: Annalisa Arletti, forte del risultato elettorale, guiderebbe l’unica commissione riservata alle opposizione: la commissione Bilancio, mentre Ferdinando Pulitanò assumerà probabilmente il ruolo di vicecapogruppo e vicepresidente della commissione Parità.
Infine Vincenzo Paldino sarà capogruppo di ’Civici, con De pascale Presidente’.