
Ponte Veggia, il via ai lavori sarà ’indolore’
Sassuolo (Modena), 21 luglio 2024 – Se ne parla dal 2018, ma questa volta ci siamo. Una nota del Comune di Sassuolo, ieri, annunciava infatti, dal pomeriggio di domani, le ‘operazioni di pulizia e accantieramento per gli interventi di manutenzione del ponte Veggia’. Che, aggiungeva la nota, anche a sollevare gli automobilisti che quotidianamente lo percorrono, ‘non inficeranno in alcun modo la viabilità sul ponte stesso’. I disagi, eventualmente, sono rimandati all’estate prossima, quando si interverrà sulla parte ‘carrabile’ dell’infrastruttura, ma da qui ad allora i lavori riguarderanno la parte inferiore del ponte, con impatto pari a zero sulla viabilità, e a beneficio dei 25mila veicoli che lo attraversano ogni giorno in un senso e nell’altro. Se ne parla dal 2018, di mettere mano all’infrastruttura, su cui si sprecarono sopralluoghi, polemiche e prese di posizione trasversali, ma a quanto pare siamo al dunque. Un investimento da poco più di 7 milioni di euro (soccorrono il Pnrr e finanziamenti regionali) e servono circa 450 giorni per mettere in sicurezza definitivamente un ponte il cui stato di manutenzione tiene banco dal 2018, se non prima.
Dopo un quinquennio di piccole manutenzioni e rilievi sulla struttura – l’ultimo, che escluse problemi di stabilità, qualche anno fa – i Comuni di Sassuolo e Casalgrande, comproprietari del ponte, vanno finalmente ‘a dama’. Con una ‘soluzione radicale’ che sistema la struttura per gli anni e, auspicabilmente, i decenni a venire. Il primo intervento, di cui da’ conto il Comune di Sassuolo, parla degli allestimenti, sotto al ponte, del Campo Base 1, lato Casalgrande e del Campo Base 2 lato Sassuolo, dopodichè verranno avviate le prime operazioni di verifica da ordigni bellici sulle sponde del fiume. Esperite quelle, via ai lavori che prevedono interventi di consolidamento dell’impalcato, il ripristino dei parapetti e del marciapiede, il miglioramento delle condotte di scarico acqua e dell’impianto di pubblica illuminazione.
La piattaforma progettuale e gli accordi tra i Comuni comproprietari prevedono la realizzazione dei lavori senza chiusure del ponte stesso, sulla falsariga di quanto fatto per il sovrappasso ferroviario sulla Pedemontana, inaugurato lo scorso dicembre. Meglio, come del resto fatto con il sovrappasso ferroviario di cui si diceva sopra, accettare tardare un po’ (del resto, i lavori sul ponte della Veggia erano attesi da anni, il tempo in questi casi diventa una variabile da sacrificare anche alla liberà di spostamento) che ‘tagliare’ in due il distretto ceramico.
Stefano Fogliani