
Modena, 27 febbraio 2025 – E’ stata colpita da almeno 7 colpi di arma bianca. L’assassino ha utilizzato un’arma con una lama piccola, di cinque, sei centimetri e la vittima, al momento dell’aggressione potrebbe essere stata sdraiata in auto, oppure seduta. Quattro delle sette lesioni riscontrate sono state individuate nelle falangi: segno che ha tentato disperatamente di difendersi.

E’ stata la giornata dei consulenti medico legali della procura quella di ieri davanti alla Corte D’Assise nell’ambito del processo per l’omicidio di Alice Neri. Unico imputato, come noto il tunisino Mohamed Gaaloul. A prendere parola all’inizio dell’udienza è stato il primo medico legale che analizzò i resti carbonizzati di Alice. Dopo di che per lungo tempo ha parlato Vittorio Gatto, che ha spiegato come la ‘distruzione’ dei resti fosse di grado altissimo a causa della combustione.
Gatto si è soffermato sugli esami tossicologici, spiegando come sia emersa la positività a cocaina ed alcol etilico ma escludendo categoricamente che la quantità fosse tale da poter causare un decesso, un’intossicazione. Impossibile, invece, stabilire le esatte tempistiche dell’assunzione. Successivamente e per lungo tempo ha poi relazionato circa la propria perizia medico legale la super consulente, esperta di delitti, Cristina Cattaneo che ha sottolineato come nell’auto data alle fiamme, nei due sopralluoghi siano stati trovati 1331 frammenti ossei. L’esperta si è quindi soffermata sulla lesività riscontrata sulle ossa, spiegando la differenza tra le ‘fratture’ causate dal calore e quelle, invece, inferte con un’arma. Cattaneo è quindi tornata su quel piccolo frammento di osso trovato nel cuore della vittima.
“Una lesione provocata dall’ azione penetrante dell’arma – ha detto Roberto Ghini, diofensore dell’imputato –E’ emerso in maniera chiara come nei primi mesi di indagine l’attivita` medico legale sia stata oggettivamente poco produttiva. Fortunatamente è intervenuta Cattaneo, la cui competenza tutti riconosciamo e che ha potuto ricostruire in maniera abbastanza puntuale, le ferite . I resti ossei – dichiara - hanno riportato tracce di almeno sette pugnalate ed è impensabile che in quel contesto l’autore non si sia macchiato di sangue. E` intuitivo che tutte queste coltellate abbiano provocato un sanguinamento importante”.
“Oggi sono stati sentiti 4 consulenti medici legali ed hanno tutti concordato sugli aspetti fondamentali: Alice e` stata uccisa con almeno 7 colpi di arma bianca, verosimilmente un coltello compatto, come a scatto o a serramanico, e solo successivamente data alle fiamme per nascondere ogni traccia” affermano quindi i legali della famiglia della vittima, Cosimo Zaccaria e Marco Pellegrini.