
"Il buco della sanità emiliana, che dai bilanci preventivi di quest’anno vediamo superare il miliardo di euro con Modena a un disavanza di 51 milioni di euro, continua ad aumentare. Noi siamo preoccupati per i cittadini, altro che le assicurazioni del governatore Bonaccini e del suo assessore Donini". Lo dice la capogruppo di Forza Italia in Regione Valentina Castaldini che ieri, accompagnata dal capogruppo di FI in Comune a Modena Piergiulio Giacobazzi e da quello in Provincia Antonio Platis, ha incontrato la stampa. "Anche quest’anno – spiega Castaldini – la Regione Emilia Romagna rischia di avere un buco di bilancio sanitario molto elevato, maggiore anche degli 800 milioni di negativo dell’anno scorso. Dall’anno scorso infatti, la voragine in questo comparto importantissimo di conti pubblici è crescita del 20% e il miliardo di euro di disavanzo delle Ausl, è un dato estremamente preoccupante. Oggi ormai non si può più attribuire il problema al covid o al caro, è molto evidente che ci sia bisogno di una riforma seria della sanità". Gli azzurri proseguono: "C’è la cosiddetta ‘riforma Donini’ che non può limitarsi a chiedere i soldi al governo di Roma: è certamente doveroso farlo, ma bisogna anche capire per cosa li chiediamo. Soldi pubblici solo per coprire il debito, che se non cambiano nulla ogni anno si propone e anzi aumenta, o abbiamo un’idea seria di cambiamento del sistema sanitario dell’Emilia Romagna?". Al centro del loro discorso c’è anche il tema dei tagli agli sprechi nella sanità: "Serve una discussione seria - proseguono Platis, Giacobazzi e Castaldini - e occorre partire da una mappatura sui dati statistici per tagliare gli sprechi che sono molti e vanno limitati il più possibile". Ieri è inoltre stato affrontato il problema dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), le liste di attesa sempre più lunghe come hanno modo di verificare tutti ogni giorno. "Si sentono sempre – terminano gli esponenti di Forza Italia – grandi elogi alla nostra regione sul livello della sanità: è vero, è un settore che funziona e ha anche punti di eccellenza sul nostro territorio, ma dobbiamo anche ricordare che le agende delle prenotazioni sono chiuse. Spesso, insomma, non è possibile fare prenotazioni e riuscire a fare una visita al di fuori dei Lea risulta praticamente impossibile per molti, ci sono liste d’attesa lunghissime e basta chiedere in ogni famiglia per avere conferma di tutto ciò. Ci accusano di essere contrari alla sanità pubblica, ma non è vero, noi siamo per un giusto equilibrio e per una riforma sanitaria regionale e cancelli sprechi e punti oscuri".
Stefano Luppi