
Lavinia Consolato chiede che il futuro di questo immobile mandi un messaggio vero di legalità contro le mafie
Lavinia Consolato così commenta: "L’idea di chiedere il sostegno e la partecipazione dei cittadini nella riqualificazione di un bene confiscato è già di per sé rivoluzionaria e indice importante di democraticità, infatti di questo sono molto felice. Per quanto riguarda il suo futuro uso nel quartiere, credo sia fondamentale ridare questo spazio alla popolazione con un valore aggiunto e un focus sulla legalità, deve diventare un luogo effettivamente utile e simbolico, non una semplice un’attività commerciale. Mi piacerebbe che diventasse un’associazione per i diritti dei lavoratori, la mafia si basa sullo sfruttamento e la schiavitù e vorrei vedere una riqualifica che si ponga in netto contrasto con le dinamiche che hanno caratterizzato questo spazio prima della sua confisca".