Stalking, avances pressanti. Perseguitata per oltre un anno, minacciata e diffamata sui social

Un uomo di 65 anni ha chiesto il patteggiamento della pena a un anno e due mesi di carcere . La vittima, una giovane straniera, è arrivata addirittura a cambiare comune per sfuggirgli .

Stalking, avances pressanti. Perseguitata per oltre un anno, minacciata e diffamata sui social

Stalking, avances pressanti. Perseguitata per oltre un anno, minacciata e diffamata sui social

Per quasi un anno le ha inviato messaggi con pesanti avances sessuali a cadenza quotidiana. Non solo: l’avrebbe tempestata di chiamate e molestata in diverse occasioni, mettendole le mani addosso per poi minacciarla e deriderla. Quando la vittima, terrorizzata, ha cambiato casa ha iniziato a diffamarla sui social. Ieri l’imputato, finito a processo con l’accusa di stalking e diffamazione, ha chiesto il patteggiamento della pena a un anno e due mesi di carcere. Non solo. Pur trovandosi in tribunale, l’imputato ha postato una foto della vittima sottolineando come "fosse lì per chiedergli soldi". A costituirsi parti civili a processo non solo la vittima, una 29enne difesa dall’avvocato Gino Moroni ma anche l’amico della stessa che, a sua volta, è stato oggetto di atti persecutori. Tutto aveva avuto inizio nel 2021 quando la giovane, di origini georgiane, era arrivata in Italia e aveva accettato un lavoro come badante presso l’imputato, un 65enne. A distanza di pochi giorni, però, secondo le accuse l’uomo aveva iniziato a molestare sessualmente la vittima tanto che la giovane aveva deciso di andarsene. Da quel momento, ovvero da novembre 2021 e fino ad agosto l’imputato le aveva inviato ripetuti messaggi molesti con contenuti di avances sessuali, aveva iniziato a chiamarla con insistenza e, in alcune occasioni, le aveva messo le mani addosso, assumendo atteggiamenti molesti e facendo gesti sessuali con le mani alludendo a rapporti sessuali. La giovane era arrivata addirittura a cambiare Comune, temendo per la propria incolumità ma l’imputato aveva preso anche ad insultarla sui social, indicandola quale donna disponibile a fare sesso a pagamento. Ieri l’imputato ha chiesto il patteggiamento a 1 anno e 2 mesi, con pena sospesa e con il consenso del pm. Il giudice ha rinviato l’udienza per decidere al 23 maggio, al fine di permettere all’imputato di svolgere con esito positivo il "percorso di recupero" legislativamente previsto per poter avere la pena sospesa. "Rincresce che possa essere ritenuta congrua una pena di un anno e due mesi, con pena sospesa per un fatto così grave in ragione della circostanza che la condotta per cui è a processo è ancora in corso di esecuzione", afferma l’avvocato Moroni. Gli atti persecutori avevano infatti generato nella vittima un grave stato d’ansia e di paura, sino a ingenerare pensieri suicidi. A rischiare una condanna importante è invece un modenese 50enne finito a processo per maltrattamenti e lesioni nei confronti della ex compagna. Ieri, infatti, il pm ha chiesto una pena di quattro anni e tre mesi. Gli episodi di violenza risalirebbero al 2016: spinte, percosse, offese quotidiane che avevano portato la donna, spaventata, a sporgere denuncia.

Valentina Reggiani