
I Dem entro domenica decideranno sulle sorti dell’amministratore. Attesi tra gli altri Bonaccini, Vaccari, Baruffi, Muzzarelli, Costi, Sabattini. Fratelli d’Italia: "Azione di responsabilità verso i vertici dell’agenzia". .
Livello di allerta altissimo nel Pd. Entro il weekend, richiesta da più parti, Stefano Reggianini convocherà probabilmente la riunione dei ’mammasantissima’ Dem per esaminare la ricaduta politica del caso aMo sul partito e in particolare il suo destino di segretario provinciale. Della riunione, oltre allo stesso Reggianini che dovrà condurla, dovrebbero far parte gli eletti nelle istituzioni e i rappresentanti dei massimi organismi dirigenti:da Stefano Bonaccini a Gian Carlo Muzzarerlli, passando per Stefano Vaccari, Davide Baruffi, Luca Sabattini, Maria Costi, Fabio Braglia, il segretario cittadino Diego Lenzini, consiglieri regionale, parlamentari. Un summit ristretto dei big per stabilire come procedere considerando lo stress crescente cui è sottoposto il partito. Diviso tra chi, come Vaccari e Muzzarelli, ritiene che Reggianini debba andare avanti per evitare di rimettere in discussione il ritrovato equilibrio sulla segreteria, e una buona parte, tra cui alcuni sindaci, intenzionati invece a chiedere politicamente conto a chi sta esponendo il partito e le amministrazioni agli strali di avversari, media e opinione pubblica.
Intanto il centrodestra rincara la dose di attacchi. Il capogruppo in Consiglio Luca Negrini annuncia che "abbiamo depositato una mozione che invita il Comune a intraprendere un’azione di responsabilità nei confronti degli organi apicali amministrativi e di controllo (amministratori, direttore, revisore dei conti, sindaci), facendosi promotore di tale richiesta anche presso l’Assemblea dei Soci di aMo". Per Fratelli d’Italia "serve una presa di posizione chiara e in tempi rapidi, nell’interesse dei cittadini e delle tantissime richieste di trasparenza che stiamo ricevendo. Rimaniamo tuttora basiti dai tentativi di difesa d’ufficio a cui stiamo assistendo da parte di esponenti del Partito democratico, ultimo in ordine di tempo l’ex sindaco Muzzarelli. Anche in tema di garantismo, l’approccio è a fasi alterne, a seconda dell’appartenenza politica".
L’azione si estende in tutti i comuni della provincia. A spiegarlo è Annalisa Arletti, consigliere regionale e responsabile provinciale degli enti locali di Fratelli d’italia: "Depositeremo in tutti i Comuni soci di AMo una mozione con la quale chiediamo che gli enti si impegnino a valutare un’azione di responsabilità verso chi ha ricoperto ruoli apicali in AMo, sia amministrativi che di controllo. Se ci sono state omissioni o negligenze è giusto che vengano, una volta accertate, sanzionate". Tra le richieste presenti nella mozione c’è anche quella di costituirsi parte civile in un eventuale procedimento penale. "Si tratterebbe di un atto doveroso di fronte a ipotesi gravi che toccano la gestione di risorse pubbliche. Non possiamo permettere che l’eventuale responsabilità, se accertata, cada nel silenzio. I cittadini meritano risposte e i Comuni devono tutelare il patrimonio pubblico esercitando ogni azione possibile prevista dalla legge".
E sul caso aMo interviene anche la consigliera comunale Maria Grazia Modena: "L’intervento congiunto dai maggiorenti del Pd modenese, Vaccari, Rando e Guerra che nel tentativo di negare le responsabilità dell’amministratore unico di aMo, Reggianini, e non trovando argomenti convincenti sono costretti a rimescolare le carte aprendo una gara con FdI a chi mantiene tra le proprie fila un maggior numero di ’peccatori’. Forse avrebbero fatto meglio a ricordare che non è a FdI che il Pd deve rendere conto sulle responsabilità di Reggianini, ma alla gente, ai cittadini e alle cittadine modenesi che sono le vere vittime dello scandalo aMo e della farsa che un Partito democratico irriconoscibile gli sta costruendo attorno.