Olimpiadi 2021: Gregorio Paltrinieri batte la mononucleosi e sogna il tris

Il nuotatore di Carpi è guarito in tempo dalla malattia e sarà in vasca (800 e 1.500 metri) e nella 10 chilometri di fondo

Gregorio Paltrineri, 27 anni, ha vinto la medaglia d’oro nei 1500m stile libero a Rio

Gregorio Paltrineri, 27 anni, ha vinto la medaglia d’oro nei 1500m stile libero a Rio

Carpi, 21 luglio 2021 - La terza Olimpiade personale è quella dei bersagli grossi per Gregorio Paltrinieri, il campione di Carpi che con l’introduzione degli 800 stile libero e il personale tuffo in acque libere (più i ‘suoi’ 1.500 in vasca) si troverà a disputare tre gare di fiato e di fatica cercando l’impresa di salire sempre sul podio. Il tutto dopo aver battuto da pochi giorni l’ultimo, insidioso nemico che si è parato davanti a lui prima dei Giochi: ossia la mononucleosi che lo ha colpito circa un mese fa.

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Nato il 5 settembre del 1994, Gregorio è un predestinato: papà Luca lo mette in acqua a pochi mesi perché l’acqua è l’elemento della famiglia. Nuotatore di buon livello in età giovanile, Paltrinieri senior ancora oggi partecipa alla gestione di diversi impianti natatori nelle province di Modena e Reggio Emilia ed è sempre stato vicinissimo al figlio. Soprattutto quando il bambino ‘Greg’ lo sfidava in mare. "Non mi lasciava mai vincere" è il ricordo di Gregorio che dopo un inizio da ranista a 12 anni passa allo stile libero, grazie proprio ai confronti con papà, quando il figlio capisce che a stile riesce a rimanergli davanti.

Da lì in poi un progresso continuo. L’esplosione avviene nel 2011 quando ‘Greg’ vince i 1.500 al Trofeo ‘Sette Colli’ e si guadagna la convocazione per i Mondiali di Shanghai.

Nel 2012 a Debrecen il primo di otto ori europei in vasca lunga e anche la prima Olimpiade: a Londra Paltrinieri centra il quinto posto. Davanti a tutti c’è il discusso asso cinese Sun Yang, squalificato in tempi recenti per una nebulosa vicenda di distruzione delle provette per i test antidoping. Sun Yang vince i Mondiali nel 2013 (Paltrinieri è terzo), e batte l’azzurro sugli 800 anche ai successivi Mondiali di Kazan, nel 2015. Nella finale dei 1.500 in Russia tutti si aspettano di nuovo la sfida tra il cinese e il carpigiano, ma Sun Yang non è ai blocchi di partenza: mistero sulla sua assenza, ma Gregorio non trema e va a prendersi il primo titolo iridato.

Da lì è un’ascesa senza limiti, che culmina a Rio de Janeiro con un oro olimpico che Paltrinieri inseguiva da quattro anni e che riesce a cogliere nonostante l’enorme pressione mediatica e sportiva sulle spalle e un parco rivali di tutto rispetto. A Budapest nel 2017 arriva anche il bis mondiale sui 1.500, poi Paltrinieri decide di trasferirsi (anche) in mare aperto. Un passaggio non indolore, foriero di critiche e che ha portato alla separazione dallo storico allenatore Stefano Morini, artefice dei maggiori successi in vasca di ‘Greg’, per abbracciare Fabrizio Antonelli, guru delle lunghe distanze.

I Mondiali in Corea del Sud nel 2019 sono un’immediata risposta a chi discute sulle sue scelte: nella 10 km Paltrinieri stacca subito il pass olimpico col sesto posto e poi ottiene l’oro negli 800 e il bronzo nei 1.500 in vasca. Infine l’exploit incredibile degli Europei del maggio scorso: 3 ori in acqua aperta tra 5 km, 10 km e staffetta, due argenti in vasca tra 800 e 1.500 stile.

Sembrava tutto apparecchiato per un’Olimpiade ricca di metalli pregiati, ma la sfortuna ha voluto metterci lo zampino: il 23 giugno una nota stampa rivela che il campione carpigiano ha la mononucleosi. Fortunatamente ‘Greg’ la supera indenne e in forma leggera. Pur cambiando i programmi riesce a riprendere, a Livigno, una preparazione interrotta solo per pochi giorni, una piccola pausa che non spegne la voglia di arrivare e di esserci ancora. I sogni, allora, rimangono intatti: Paltrinieri sbarcherà in queste ore a Tokyo con un unico obiettivo in testa, riuscire nell’impresa di salire sul podio sia in mare che in vasca. Un’impresa da campioni, un’impresa per lui.