Sicurezza, il piano del ministro Piantedosi per Modena

L’esponente del governo al convegno di Cisl e Siulp. ""Questura in fascia A? Prima pensiamo agli organici. Migranti equamente distribuiti, non siete svantaggiati". Battibecco con Muzzarelli, che gli ha rinfacciato il taglio dei militari di ’Strade sicure’: "Accanimento? Assurdo"

Modena, 4 novembre 2023 – “Gestione e accoglienza dei minori non accompagnati? Siamo intervenuti con provvedimenti normativi recenti, in corso di conversione in legge, per cercare di dotare i sindaci quanto meno di alcune semplificazioni. Disagio giovanile? Sicuramente servono interventi. Potenziare gli organici delle forze dell’ordine? Modena è una priorità".

Il ministro Piantedosi al convegno di Modena
Il ministro Piantedosi al convegno di Modena

Rassicurazioni, ma anche bacchettate ai sindaci emiliano romagnoli se reputano che i massicci arrivi sul territorio siano "solo un loro problema".

Sono stati questi i temi caldi toccati ieri dal Ministro dell’Interno Matteo Paintedosi, intervenuto al convegno organizzato all’hotel Rmh di Baggiovara dal titolo ’Sicurezza e sviluppo, quale futuro per il Paese’ promosso da Cisl Emilia Romagna e Siulp Modena.

Oltre al ministro sono intervenuti il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il sindaco Muzzarelli, Luigi Sbarra, segretario generale Cisl e Felice Romano, segretario generale nazionale Siulp.

Al centro del dibattito la sicurezza dei territori, legata al costo della vita, ma anche incertezze economiche di imprese e lavoratori. Il ministro ha sottolineato come il problema della gestione minori non accompagnati non sia solo modenese.

"E’ stato un ’problema nel problema’ legato agli arrivi che abbiamo avuto in maniera molto intensa l’estate scorsa. Abbiamo messo in campo una serie di iniziative, ma il sistema degli arrivi non ci consentiva di fare una programmazione degli interventi da mettere in campo. Siamo intervenuti con i provvedimenti normativi recenti, in corso di conversione in legge per cercare di dotare i sindaci di alcune semplificazioni nella gestione per quanto riguarda l’accoglienza dei minori stranieri".

Secondo il ministro, per quanto riguarda le devianze giovanili, vanno indagate le cause e messi in campo interventi nel sociale. "Stiamo operando in contesti territoriali come Caivano e non solo – ha osservato – Ci sono ampie zone del Paese dove ai giovani mancano riferimenti valoriali. Vanno rafforzate le politiche di tipo sociale indirizzate alla prevenzione".

Piantedosi ha spiegato poi come l’equa distribuzione dei migranti sul territorio nazionale sia garantita da coefficienti di calcolo basati sulla popolazione residente e l’ampiezza dei territori. "Vi posso garantire che l’Emilia Romagna non ha una distribuzione svantaggiosa: è un problema di tutti. Sbagliano i sindaci emiliano romagnoli se pensano se sia solo un loro problema: la soluzione sta nel limitare le partenze incontrollate. Si comincia ad intravedere qualche segnale nell’azione che il Governo ha adottato".

Per quanto riguarda la carenza di organico a Modena, il ministro ha sottolineato l’importanza di risolvere il problema. "Stiamo assumendo iniziative – ha sottolineato –, questo Governo ha messo nella legge di bilancio dello scorso anno risorse importanti per gli organici e prosegue quest’anno. Con una politica progressiva di ripianam ento ci siamo ripromessi di colmare queste carenze negli organici di Modena".

Piantedosi è quindi intervenuto sull’attesa elevazione della questura in prima fascia: "So che è molto invocata, ma noi avremo cura soprattutto di pianificare l’incremento degli organici: questa è la cosa più importante per l’efficienza della struttura".

Proprio su questo tema, ovvero sulla mancata elevazione in fascia A della questura al margine del convegno si è assistito ad un acceso battibecco tra il sindaco e il ministro. "Non è un accanimento contro Modena – ha sottolineato Piantedosi – Vogliamo riconoscere alla città la copertura degli organici che deve avere da anni e a cui non si è provveduto – ha tuonato – Avrei voluto vedere una tenacia maggiore su questo".

Piantedosi ha quindi parlato del Novi Sad, spiegando come gli agenti che arriveranno a Modena saranno necessari anche per il presidio di quell’area. A quel punto il sindaco è intervenuto gridando che lì, in quel parco, ci andavano anche i militari dell’esercito.

"Se la mette così – ha dichiarato Muzzarelli – ci vanno anche i militari dell’esercito che lei ha tagliato e portato via". "Se ci saranno le condizioni – ha concluso Piantedosi – provvederemo anche all’elevazione della questura, che va fatta per legge".