di Alessandro Troncone
"In molti ci hanno già fatto il funerale, ma noi faremo vedere che in questa categoria ci possiamo stare alla grande". Non è una vera e prorpia arringa ma capitan Pergreffi è riuscito ad essere chiaro e diretto al tempo stesso. A un mese dall’infortunio patito con il Frosinone, una delle colonne portanti del Modena di Tesser è tornato a regime e da leader del gruppo ha spento ogni voce e ogni dubbio sul gruppo canarino: "La partita di Genova credo sia il punto da cui ripartire – ha raccontato –. Il nostro gruppo, la nostra famiglia come la chiamo io, è unita. A partire dalla società fino allo staff tecnico, abbiamo un unico modo di pensare e lo abbiamo dimostrato lo scorso anno. È normale si affrontino dei momenti di difficoltà, li stiamo vivendo all’inizio proprio come un anno fa e può essere un bene, ma bisogna che ognuno di noi capisca che serve fare qualcosa in più adesso. Giocare bene non basta a portar via punti dai campi. Tesser? Quel che si dice o si legge non ci destabilizza, all’interno noi siappiamo di essere coesi e forti".
A proposito di quel che sta mancando: "Ogni tanto serve anche fermarsi, la pausa ci aiuterà – ha continuato – troppo facile dire che il gruppo è sfaldato o che l’allenatore non va bene, noi ci siamo confrontati nello spogliatoio per capire. Credo che quel pizzico di cattiveria e fame da avere in più rispetto all’avversario sia il dettaglio che ci può servire per fare punti. Si possono cambiare moduli e disporsi in maniera diversa, questo lo decide l’allenatore, ma è dal punto di vista mentale e caratteriale che qualcosa è mancato. Ognuno di noi farà un esame di coscienza e capire che c’è da mettere in campo quel qualcosa in più. La serie B ci sta dimostrando che le mezze distrazioni si pagano a caro prezzo, dobbiamo rimanere concentrati su ogni singolo momento della partita perchè più lo siamo e più la probabilità di prendere gol si abbassa naturalmente. Alzando l’asticella anche da un punto di vista difensivo ci permetterà di fare meglio".
Pergreffi è tornato ad allenarsi da 3 giorni, ieri ha anche partecipato all’amichevole con il Progresso per 45 minuti mettendo minuti preziosi nelle gambe in vista della partita con la Reggina di sabato 1 ottobre: "Non è mai bello stare fuori – ha concluso – rinunciare alla quotidianità ed è chiaramente brutto non poter dare una mano alla squadra. Ma ora sto bene, sono pronto a ricominciare. Conto la Reggina sarà sicuramente a disposizione, dovremo tornare a fare punti dopo la sosta e invertire la rotta".