"Da spettatore a giocatore Il Braglia nel mio destino"

La sorpresa Ponsi: "Qui venivo a vedere le partite di mio cugino, ora ci giocherò"

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di Alessandro Troncone

Una piacevole sorpresa, questo è Fabio Ponsi. Lo ha fatto vedere nelle sue prime uscite coi ’grandi’, dopo aver salutato la casa madre ovvero quella Fiorentina che lo ha cullato, coltivato e cresciuto tanto da essere considerato tra i migliori talenti emergenti viola. Entrato già nei meccanismi di Tesser, Ponsi è la spalla perfetta per l’esperto Renzetti: "Questa prima fase è andata bene – ha detto Ponsi – sono molto contento di ambiente e compagni. Il gruppo è nuovo, c’è stata una prima fase in cui abbiamo pensato a conoscerci meglio sia nello stile di gioco che nella vita al di fuori del campo. Piano piano siamo entrati in sintonia e adesso, secondo me, siamo a buon punto della nostra crescita e pronti per la stagione. Io cerco sempre di apprendere il più possibile da giocatori come Renzetti o Ciofani, cerco di essere una spugna, dalle loro carriere posso solo che imparare". La storia è di quelle belle. Spesso inizia tutto grazie all’influenza di un familiare, nel caso di Ponsi parliamo del nonno Gianfranco dell’Innocenti, 287 presenze in A: "Ho iniziato a Lido di Camaiore, mi allenava mio nonno e da lì sono partito, a 9 anni sono entrato alla Fiorentina e questo è il primo anno fuori da Firenze. È un’esperienza importante, penso di essere arrivato in una delle piazze migliori tra quelle in cui sarei potuto andare. Nasco come terzino di corsa e di spinta, anche se negli ultimi anni allenatori come Bigica o Iachini mi hanno aiutato molto sulla parte difensiva. Posso giocare sia a destra che sinistra, prediligo la destra per avere più opzioni di gioco. Tesser? Ha vinto molto, durante l’anno a me potrà dare molto. A livello personale devo pensare a migliorarmi, per provare a giocare sempre di più. Lo stesso dico al Modena, mattone dopo mattone si raggiungono i risultati". Da buon toscano, dunque, Ponsi è atteso al suo primo campionato tra i professionisti pieno zeppo di squadre della sua regione natale. Motivo in più per rendere il tutto un filo più intrigante: "Anche mio cugino ha giocato in questo torneo, tra l’altro proprio a Modena in B e sono venuto allo stadio tante volte – ha continuato Ponsi – mi aspetto competitività, ci sono squadre molto forti. Nessuno ti regala niente. Sabato saremo pronti per affrontare al meglio la sfida di Pesaro, spero anche di trovare una buona fetta del tifo modenese. Con un vero tifo non ho ancora giocato nella mia carriera, l’anno scorso in quelle poche occasioni in cui sono stato convocato in prima squadra, naturalmente, si giocava a porte chiuse".