E’ sempre e solo un problema legato ai soldi

di Paolo Reggianini

Mentre il calcio che conta litiga su quale piano B da adottare, quello che conta meno è ancora al punto di partenza e oggi saprà almeno di cosa discutere, visto che tra ipotesi e smentite si è capito poco.

Si ripartirà? E come? Alla fine è sempre un problema legato al denaro. Se dai piani superiori piovessero contributi tali da evitare ulteriori bagni di sangue alla serie C, l’idea di riprendere il discorso interrotto a febbraio conoscerebbe meno ostacoli. Ma visto che non sarà così, da stasera, forse, si inizieranno a fare i conti. Il Modena pare aver cambiato idea e nelle ultime ore ha preso informazioni sulla eventuale preparazione da programmare. Il Carpi, invece, ha buoni motivi per provarci, anche a costo di sborsare (unica certezza) i 150 mila euro necessari per rispettare i protocolli sanitari, senza considerare gli stipendi da riconoscere ai giocatori in scadenza e in prestito.

Quella dei compensi è una variabile decisiva. La logica suggerirebbe contratti a gettone per tutelare quelle squadre che rischierebbero (playoff o playout) di giocare una o due partite, escludendo così gli oneri relativi al recupero di tutte le giornate non disputate.

Così facendo si eviterebbe di ricorrere a due nuove mensilità che nel caso del Modena (ma anche il Carpi ha lo stesso problema), porterebbe ad una spesa extra di 250 mila euro circa. E poi ci sono i premi: qualche società potrebbe avere promesso un bonus playoff, da elargire, in questa situazione, non certo a cuor leggero. Ma oggi sapremo tutto. Forse.