REDAZIONE MODENA

Falsa partenza ed errori: Modena travolto a Bari

Galletti sul 2-0 in 21 minuti e poco dopo restano in dieci, ma i gialli anche in superiorità numerica non pungono. Autogol di Cittadini, rete di Diaw

di Alessandro Troncone

Troppo brusco, per essere vero. Potevano esserci tanti modi per incappare in una giornata negativa dopo 5 risultati utili consecutivi, non era questo quello giusto. In 11 contro 10 per più di un’ora il Modena riesce appena a segnare una rete nei minuti finali al Bari, perfetto invece in ogni dove.

Leggerezza, un po’ troppa, in avvio. Il Bari ne ha di più, ’morde’ il pallone come si suol dire. Ma è grazie ad un coniglio bellissimo pescato dal cilindro di Botta a passare in vantaggio: al 6’, il mancino di prima intenzione e di controbalzo dell’argentino che termina la propria corsa all’incrocio dei pali varrebbe già il prezzo del biglietto. Antenucci impegna Gagno al 10’, i canarini macinano solo chilometri senza concludere e perdono pure qualche distanza in difesa, dove per altro si incassa gol per la quindicesima partita su diciassette. Non è un caso che al 21’, il Bari coroni perfettamente un contropiede che porta al gol di Folorunsho: Cittadini e Pergreffi ci provano, ma niente da fare. Qui inizia la partita del Modena. O, perlomeno, qualcosa inizia a vedersi. A svegliare ulteriormente i gialli è la doppia ammonizione che Aureliano estrae a Maiello per un fallo prima su Magnino, poi su Gerli in nemmeno 5 minuti. Tesser gioca la carta Azzi per dare una scossa, Renzetti esce ancor prima del duplice fischio.

La palla per riaprire la gara il Modena l’avrebbe, ma Diaw manca un gol già fatto sparando addosso a Caprile in area piccola. Doveva essere quella la miccia. È stato, invece, l’episodio che ha spento le speranze. E apparrebbe paradossale, considerato che ci sarebbe un secondo tempo da giocare in superiorità numerica e all’inizio del quale Tesser getta nella mischia pure Bonfanti. Apparrebbe. Al 54’ (sempre per la serie ’mordere’ erba e pallone) Mazzotta si mette in proprio sulla sinistra, difende la sfera, va al cross e trova la deviazione di Cittadini nella sua porta per il 3-0. Il difensore bergamasco poco più tardi lascerà il posto a Oukhadda, entra anche Mosti.

Pergreffi in rovesciata esalta nuovamente uno strepitoso Caprile (forse il migliore in campo) e sul tap-in ci si mette il palo a dire di ’no’ a Magnino. Anche lo stesso Oukhadda impegna l’estremo difensore con un tiro a giro di sinistro. Ma col passare dei minuti subentra demoralizzazione e il Bari non fa altro che controllare le tre reti di vantaggio, concedendosi il lusso di segnare pure il poker con Di Cesare, in contropiede, ancora una volta. La rete di Diaw serve solo alle statistiche. Cosa serve analizzare, invece, a Modena? Atteggiamento non dei migliori. Figlio probabilmente di una condizione non pienamente recuperata, ma uno stop così non era pronosticabile. E la difesa continua ad essere tallone d’Achille.