di Stefano Fogliani
SASSUOLO
Dopo sei punti e sei gol fatti – nessuno subito – nelle ultime due gare, i neroverdi danno strada all’Inter, rispetto alla quale non sfigurano senza tuttavia colmare il gap che c’è, in organico e qualità, rispetto ai nerazzurri. Miracolati da una doppietta di Dzeko e dalla consapevolezza derivata loro dalla vittoria sul Barcellona.
Il Sassuolo, come detto, non demerita, ma accusa ovvie stanchezze quando la gara sale di tono e l’Inter ‘forza’, mentre i ritmi neroverdi calano vistosamente. Dionisi ha cercato la terza vittoria consecutiva con lo stesso undici che aveva abbattuto, la settimana scorsa, la Salernitana, ma questa volta l’avversario, si chiamava Inter: stessi punti, al via, del Sassuolo, ma tutt’altro spessore, quello degli uomini di Inzaghi. Che al Mapei Stadium aggiungono a qualità note l’attenzione altre volte mancata. E soprattutto Dzeko, che spacca il match con un gol per tempo. È lui che esalta i nerazzurri, sbrecciati, prima della rete del bosniaco che vale il vantaggio ospite, a più riprese da un Sassuolo che ha fatto la gara che doveva. Ora assalendo – prima occasione già al 3’, salvataggi di Barella e Onana – ora gestendo i ritorni di un Inter che le sue occasioni se le crea e le spreca soprattutto con Lautaro. Ben bloccati in difesa, ‘liberi’ altrove, i neroverdi hanno a lungo fatto la gara, allargando la retroguardia nerazzurra con Ceide e Laurientè e percuotendola centralmente con Frattesi, e soccombendo solo ad un cortocircuito difensivo che ha dato strada, appunto a Dzeko.
Lo svantaggio non ‘smonta’ i neroverdi, che non smarriscono gli equilibri. Tempo 10’ ed ecco il pari: Rogerio taglia in due la difesa nerazzurra, Frattesi trova lo spazio per segnare che nel primo tempo gli aveva tolto Onana. Inzaghi corregge l’undici del via con Mkhitaryan e Darmian, Dionisi con Harroui e Antiste e, senza togliere nulla ai nuovi entrati, sono proprio i cambi a disposizione che fanno la differenza. Perché l’Inter sale di tono, il Sassuolo accusa ovvie fatiche e paga dazio: una pezza ce la mette Consigli esaltandosi sul colpo di testa di Lautaro al 74’ ma nel giro di 60’’ è Dzeko, con un altro colpo di testa cui l’invita proprio una combinazione a sinistra tra Darmian e Mkhitaryan, a bussare di nuovo alla porta neroverde. E a trovarla aperta.