Il ritorno di Gallicchio al Cabassi: "Ma sarà dura"

Calcio Serie D, verso Carpi-Bagnolese. L’ex mister biancorosso ritrova il ’suo’ stadio

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CARPI

"Non avrò tempo per emozionarmi, la priorità è provare a fare punti". Chi conosce Claudio Gallicchio (foto) sa che il tecnico della Bagnolese non ha raccontato tutta la verità. Domenica per la prima volta sarà avversario da allenatore al ’Cabassi’, lui che napoletano di nascita ma carpigiano adottivo al biancorosso è legato profondamente, prima da giocatore, poi da tecnico delle giovanili e infine per l’esperienza dell’anno scorso, durata 10 gare (5 vittorie, 4 pari e un ko) fino all’esonero dopo la sconfitta di Rimini. Da giocatore il Carpi l’ha già affrontato e battuto, segnando anche 2 reti con la Triestina nel lontano 1999 e domenica proverà a fare un altro sgambetto ai biancorossi. "Tornare a Carpi è sempre un piacere, lo sapete – confida – sono legato a tutto l’ambiente, abito qui, mi sono lasciato bene con tutti. L’esonero di un anno fa? Nessun rimpianto, penso di avere fatto il mio con 19 punti in 10 gare, il 5° posto, lo stesso con cui poi ha chiuso il Carpi, e i sedicesimi di Coppa. In 40 giorni abbiamo giocato troppe volte purtroppo, ma mi sono tolto delle soddisfazioni come lo splendido 5-5 col Ravenna. Da allenatore so bene che un esonero può accadere, anche se a volte non lo condividi ma lo devi accettare". La sua Bagnolese ha colto mercoledì il primo successo e arriverà col coltello fra i denti. "Noi e il Carpi – spiega – come rose siamo sue due livelli diversi, una che punta a vincere e una che spera di fare almeno i playout. Sulla carta non dovrebbe esserci partita, ma per fortuna esiste il campo. Faremo una gara con le nostre idee contro un Carpi che ritengo, assieme alla Pistoiese, la squadra da battere per qualità della rosa, ambiente e blasone. Il ko di San Mauro? Per noi è peggio perché saranno più arrabbiat".

Dal campo. Quattro i biancorossi acciaccati: Beretta, Sall, Arrondini e Navarro.

Davide Setti