Leo Shoes in riserva, si decide tutto a Perugia

Problemi fisici per Nimir e Leal, Ngapeth appare stanco. La Sir passa al Palapanini con 20 muri e con 26 battute sbagliate dai gialloblù

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LEO SHOES PERKINELMER

2

SIR SAFETY CONAD

3

(25-21 17-25 16-25 25-19 12-15)

MODENA: Abdel Aziz 19, Bruno 1, Ngapeth 15, Leal 6, Stankovic 9, Sanguinetti, Rossini (L), Gollini (L2), Sala 3, Van Garderen 9, Mazzone 4, Salsi ne, Ngapeth S ne. All. Giani.

PERUGIA: Rychlicki 11, Giannelli 5, Anderson 17, Leon 20, Solé 9, Ricci 9, Colaci (L), Ter Horst 1, Plotnytskyi, Travica, Mengozzi ne, Russo ne, Dardzans ne. All. Grbic.

Arbitri: Zavater e Zanussi.

Note: spettatori 5000. Durata set: 31’, 28’, 30’, 29’, 20’. Tot: 2h18.

Si accende la spia della riserva per la prima volta nella serie, in casa gialloblù, e il cuore non basta per riuscire a domare una Perugia non dissimile da quella che ha affrontato le prime tre gare, ‘semplicemente’ molto più cinica rispetto a mercoledì di sera quando più contava, nel tie-break. Modena si lecca le ferite per il 2-3 che ha riaperto la serie davanti a un PalaPanini commovente, 5000 persone a mani spellate grazie anche al nocchiero tornato in patria, Antoine. Gli interrogativi che attanagliano la squadra di Andrea Giani cominciano a essere parecchi in vista di gara 5. Intanto, quelli sulla condizione atletica: come stanno le ginocchia di Leal e Nimir Abdel Aziz? Come sta Earvin Ngapeth, ieri davvero col fiato corto per tutto il match? Come si potrà azzerare tutto in tre giorni e tornare a Perugia per mantenere la costante della stagione, ovvero il successo della squadra che gioca fuori casa? Tutto verrà svelato mercoledì sera alle 20:30, match da dentro o fuori cui Ngapeth e Bruno sono più abituati di tutti gli altri, ma nel quale partiranno senza dubbio sfavoriti e nella quale l’incognita fisica sormonterà tutto il resto. I gialloblù, finora aggrappati alla convinzione di avere più forza mentale, dovranno raschiare nuove energie. Le troveranno?

A inizio match la sorpresa si chiama Antoine: per caricare ancora di più il pubblico lo storico speaker affianca Zangani. Andrea Giani riparte con Sanguinetti titolare, come aveva fatto in gara 3, mentre Yoandy Leal si riprende il suo posto accanto a Ngapeth. La doppia magia di Earvin prima con un tocco sinuoso a filo rete e poi con difesa e rigiocata vale il 16-12. Sul 18-14 Giani ripropone la mossa di Perugia: Mazzone dentro in prima linea per Sanguinetti e Sala al servizio per Stankovic. Tre ace, il giovane numero 10 esce nell’ovazione del PalaPanini sul 21-15 dopo aver segnato lo strappo decisivo. Il 25-21 è regalato dall’errore di Rychlicki. Ngapeth si scatena a inizio secondo (4-2) ma Modena sembra finire lì, s’incarta su una rotazione apparentemente innocua e non riesce a reagire, priva di energie: Ngapeth si spegne in attacco e sbaglia anche alcune ricezioni, Leal e Bruno giocano male, Nimir fatica. Perugia si impone e Modena rimane bloccata in attacco anche a inizio terzo set. Sul 5-9 Van Garderen entra in campo per un Leal mai incisivo ma in un amen è 16-25. Sotto 1-2 Giani riparte da Van Garderen e Mazzone nel quarto, Abdel Aziz si fa massaggiare il ginocchio destro ma gioca mentre Leal è seduto in panchina con la borsa del ghiaccio, sempre sul ginocchio destro. La mossa funziona, arriva qualche muro, il 25-19 porta la contesa al quinto. Nel tie-break i gialloblù rimangono inspiegabilmente agganciati, sbagliano alcune rigiocate per il sorpasso, sull’11-12 va al servizio Leon: 11-14 con due ace consecutivi. Ngapeth cambia ma Bruno sbaglia la battuta che fa urlare Perugia.

Alessandro Trebbi