Leo Shoes, manca ancora l’offerta vincolante

L’interesse di Vinci al momento non si è concretizzato con una vera e propria ipotesi messa nero su bianco, si resta in attesa

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di Alessandro Trebbi

Sono giorni concitati per la Leo Shoes, e sebbene la vendita della società sembri sempre più vicina non è ancora detta l’ultima parola, anche e soprattutto perché manca un dettaglio formale ma significativo: Giuseppe Vinci non ha ancora presentato un’offerta irrevocabile di acquisto, quella su cui di solito parte poi la negoziazione e quella che veramente, con un numero nero su bianco, apre le pratiche. Riassumendo: il pallino è ancora in mano al manager di Hudl, e a proposito della multinazionale di software sportivi, le voci sul coinvolgimento diretto o meno della società americana si susseguono. Vinci è un Pedrini 2.0, ovvero un manager con un ingente patrimonio proprio ma senza un’azienda alle spalle, oppure è un emissario? Cosa lo spinge a tentare quest’avventura? C’è poi il dato tecnico che si intreccia senza mezzi termini a quello economico. A Vinci, nel caso, arriverà una squadra ’completa’ dei contratti di Leal e Nimir (per il cubano la spesa è di 1,9 milioni per due anni), senza uno dei due o senza entrambi?

La sensazione è che Vinci, proprio per non rischiare di fare il passo più lungo della gamba, sia qui d’accordo con lo staff già in sella di sacrificare Leal. Avrà un prezzo, questo sacrificio? Il domino del mercato per Modena non è ancora partito mentre tutt’intorno le altre si stanno parecchio rinforzando. Qualche esempio? Perugia ha appena annunciato l’acquisto dell’mvp dell’ultima finale di Champions League, Semeniuk, Trento quello di Dzavoronok, preso con un biennale da Monza, mentre chi sta facendo fuoco e fiamme è là Gas Sales Piacenza che ieri ha presentato Robertlandy Simon che arriverà da Civitanova assieme a Riccardo Lucarelli. Sulla stessa Lube vige il massimo riserbo, ma sicuramente Cormio saprà allestire un’altra squadra dalle eccellenti doti e soprattutto dalla mentalità vincente mentre anche Milano si sta muovendo per piazzare uno o due colpi di alto profilo. Ecco i motivi per cui avere le mani libere e la prospettiva del futuro, per la Pedrini o per Vinci che sia, è fondamentale.

Tomasini addio. Per ora, dopo il post di Modena Volley, nessuna dichiarazione in più. Dopo trent’anni è finito uno dei legami di più lunga durata della storia del volley sotto la Ghirlandina. Alcuni rumors parlano di divergenze tra lo staff tecnico della prima squadra e lo stesso Tomasini ma solo i diretti interessati potranno smentire o confermare. Di certo c’è un’offerta pervenuta al ‘Tom’ dalla Scuola di Pallavolo Anderlini la settimana scorsa e rifiutata: a testimoniare che il divorzio potrebbe essere stato comunque improvviso.