L’ultima impresa della ciclista nata su una Stella

Compaesana di Luca Toni, ha cominciato a pedalare a sette anni, battendo ben presto i maschi. Finora ha conquistato tredici medaglie

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di Andrea Giusti

È davvero una prestazione superba quella di Rachele Barbieri ai campionati europei con la conquista dell’Ominum. "Non ho ancora realizzato quel che è successo ma sapevo di stare bene e mi sono detta adesso o mai più" e l’abbraccio del presidente nazionale Cordiano Dagnoni che in un recente passato lo aveva condotta a conquistare il tricolore del Derny. Ma la campionessa della frazione di Stella di Serramazzoni (la stessa che ha dato i Natali ad un certo Luca Toni che di mesteriere faceva il calciatore campione del mondo) ieri ha replicato conquistando la madison in coppia per la prima volta con la giovanissima Silvia Zanardi e come nell’ultima prova dell’omnium con una tattica accorta ha concesso il bis bagnato con le lacrime di gioia quando ha risuonato per la seconda volta in due giorni l’inno di Mameli.

Rachele in questa stagione ha fatto il salto di qualità su strada, aveva ragione la sua diesse Giorgia Bronzini "le vittorie ad un paio di classiche del nord Europa, il Giro d’Italia ed il Tour de France dove ha sfiorato più volte il podio, la piazza d’onore al tricolore su strada hanno contribuito ad aumentare la potenza che accumunata alla agilità ed il colpo d’occhio della pista è sicuramente può ambire ancora a risultati di prestigio" e prima dei risultati agli europei gli ha prolungato il contratto sino alle Olimpiadi 2024.

"È un’emozione che voglio condividere con le Fiamme Oro e la mia squadra la Liv Xstra,le altre azzurre ed in particolare al ct Marco Villa che mi ha dato fiducia", ripete più volte Rachele nell’intervista a fine delle seconda spettacolare madison mozzafiiato. L’avventura a Monaco di Baviera per la campionessa modenese non è finita perchè domenica sarà impegnata anche al mondiale su strada dove saranno presenti a fare il tifo anche il papà Paolo e la mamma Mara. Con le medaglie d’oro dell’omnium e della madison e l’argento dell’inseguimento a squadre sono ben tredici le medaglie conquistate nelle varie categorie tra juniores, under 23 ed elite, e tra queste la più prestigiosa è stata la maglia iridata dello scratch ad Hong Kong nel 2017 ed alla domanda di quanto sia distante quella maglia irida dagli allori di questo prestigioso 2022.

"Le difficoltà non sono mancate ma mi hanno temprata ed ora i risultati Monaco di danno fiducia per il il futuro", Rachele ricordiamo ha dato i primi colpi di pedale a 7 anni con la maglia dell’Ac Serramazzoni diretta dal ’vulcanico’ Benito Mantovi facenco incetta di vittorie battendo alcune volte anche i maschi. Tra le esordienti ha vestito la maglia rosa al Giro d’Italia di Ciclocross conquistando la sua prima maglia tricolore.