«Niente calcoli, puntiamo a vincere»

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Rossano Donnini

SERENO e fiducioso ma ben consapevole che la sfida con la Reggiana vale un’intera stagione. Così si presenta Roby Malverti.

«Il fatto che abbiamo due risultati su tre favorevoli non ci interessa. Non cambierà il nostro atteggiamento, non ci condizionerà. Stiamo preparando la partita per vincerla, non per fare calcoli. Quelli casomai li faremo a cinque secondi dalla fine» dice l’allenatore gialloblù.

Le buone notizie che arrivano sul criterio dei ripescaggi vi stimolano?

«Stiamo preparando una partita determinante, da vincere a tutti i costi. Se ci riusciremo avremo centrato il nostro obiettivo. Una volta fatto questo, da domenica sera l’aspetto dei ripescaggi non ci riguarderà più perché non dipenderà da noi»

In che condizioni è la squadra?

«I 120 minuti contro il Fiorenzuola non hanno lasciato nessun strascico. I giocatori stanno tutti bene, fisicamente e psicologicamente, avendo ritrovato la serenità. Anche Sansovini ha riassorbito la fatica, che l’aveva costretto a finire la partita coi crampi. Ci sono diverse situazioni da valutare, a cominciare da Baldazzi, che sta lavorando a parte. L’unico sicuro assente è Gozzi. Loviso è tornato a disposizione e con lui avrò più soluzioni. Ho le idee chiare ma la formazione la deciderò dopo l’ultimo allenamento».

Anche la Reggiana è reduce da 120 minuti di gioco. Vincerà chi è mano stanco?

«Quella contro la Reggiana non è mai una partita come le altre, è sempre un derby molto sentito, e questa volta la posta in palio è decisiva per il futuro delle due squadre. Derby e motivazioni valgono per tutte e due.

La Reggiana l’abbiamo seguita come era giusto fare. È un avversario di qualità, di cui abbiamo rispetto. Dovremo giocare con equilibrio per non rischiare».

C’è ancora la delusione per la sconfitta nello spareggio contro la Pergolettese?

«La delusione c’era di più fra i tifosi, fra i giocatori prevaleva la rabbia verso se stessi. C’era bisogno di serenità e i ragazzi l’hanno trovata. Mi rende ottimista l’unità che c’è tra di loro. Tutti uniti, anche quelli che hanno meno possibilità di giocare. Siamo molto convinti di poter fare una buona partita».

A livello giovanile lei ha affrontato numerose volte la Reggiana: con quale bilancio?

«Non saprei, si tratta di un avversario che ha sempre messo in difficoltà le nostre squadre. Ragazzi che sono molto attaccati alla maglia, come i nostri. Però mi sono tolto le mie soddisfazioni: quest’anno, per esempio, con la Juniores li abbiamo battuti 1-0 in casa e pareggiato 0-0 in trasferta».

Nella Reggiana si sta mettendo in mostra il trequartista classe 2002 Ayman Sanat: lo conosce?

«Sì, è un ragazzo interessante, che sta giocando con continuità e ha già segnato due reti».

E c’è anche un suo ex allievo, il centrale Giuseppe Palmiero, classe 2001: che ricordo ne ha?

«Palmiero è cresciuto nel Modena e non sarebbe mai andato via senza quello che è successo lo scorso anno. L’ho avuto con me per due anni e con lui ho un legame molto particolare. Quando abbiamo giocato a Reggio Emilia dopo la partita sono stato io a portarlo a casa. Ultimamente non l’ho sentito ma sono contento che stia facendo bene».

Cosa pensa della situazione coi tifosi?

«Sposo in pieno le parole di Romano Sghedoni, al 100 per cento. Domenica scorsa, pur senza troppo calore, si sono dimostrati esemplari, sostenendoci quando c’era bisogno. Ci aspettiamo che questa volta siano sempre al nostro fianco. Abbiamo bisogno di tutti»