Nimir (39 punti) e Ngapeth i grandi trascinatori

Eccellente prestazione di Van Garderen. Come sempre lucido Bruno che ha diretto magnificamente la squadra

BRUNO 7: Partita di sofferenza del capitano gialloblù che non trova dal servizio la solita continuità e a cui rimangono corte alcune uscite soprattutto verso posto due. Abdel Aziz però gli aggiusta tutto e lui si rinfranca con difese ai limiti della gravità e una lucidità costante che non lo abbandona mai.

ABDEL AZIZ 9: Ci teniamo il 10 per un’eventuale finale, ma la partita messa in scena ieri sera dall’opposto olandese è qualcosa da tramandare ai posteri. Su 56 attacchi arrivano 33 punti uno più bello dell’altro, colpisce in battuta anche quando è più difficile, nel tie-break, fa male da tutti i lati del campo e con tutti i colpi. Straordinario anche nella tenuta fisica, oltre che in una mente e un braccio di ferro che lo fanno preferire a Ngapeth per chiudere il match. Ora tre giorni tra ghiaccio, terme e assoluto riposo, grazie.

NGAPETH 8: Match più sporco di altri, ma alla fine i numero, come sempre, premiano lui e il suo lavoro costante, massiccio, imprescindibile. È motore e cuore della squadra, butta fuori il pallone della possibile vittoria ma mette dentro un numero incredibile di ricezioni che per altri sarebbero impensabili.

VAN GARDEREN 7,5: Parte titubante in ricezione ma col passare dei minuti cresce e si fa ancyhe protagonista. Nel terzo set i suoi punti sono 7, nel tie-break un paio di acuti sono suoi e sono decisivo.

STANKOVIC 7: A muro fatica per tutta la durata del match mentre in primo tempo è clamorosamente efficace e per Bruno diventa una soluzione di comodo quando ci sono da estrarre le castagne dal fuoco bollente di cambiopalla complicati.

SANGUINETTI 6: lucido quando tocca i suoi palloni.

MAZZONE 6,5: Vedi sopra ma in attacco riesce a dare qualcosa in più e lascia l’ultimo appoggio a Ngapeth, grazie al cielo.

ROSSINI 7: Preso di mira soprattutto dal servizio salto float degli avversari non va mai fuori giri e tiene su la baracca della seconda linea col piglio del leader.

GOLLINI 6: Un paio di difese d’autore, un paio di alzati che gli valgono il cazziatone dei compagni.

ALL. GIANI 8: Squadra tutto cuore, tutto coraggio, spregiudicata fin dalla formazione iniziale che era un segnale ai suoi: per vincere bisogna osare. Modena ha osato e ora si presenta di nuovo al PalaPanini con la palla match per andare in finale scudetto. Servirà una partita così, Giani sa che può ottenerla dai suoi e che avrà un Leal in più.

Alessandro Trebbi