Sassuolo, Dionisi cerca nuove motivazioni

"Non ho mai parlato d’Europa.Vogliamo sorpassare il Verona e riscattare subito il ko di Roma. Berardi? Sta abbastanza bene"

Migration

Non pensa troppo a fine stagione, quando (Carnevali dixit) ‘pensare di trattenere tutti i big è irrealizzabile’, limitandosi a dire, in proposito, che "la società farà le sue scelte". Pensa decisamente di più all’Atalanta, Alessio Dionisi: tra il Sassuolo e un possibile riscatto dallo stop contro la Lazio c’è un avversario che i neroverdi non battono dal 2014, "che sulla carta vale più di noi ed è in salute". La conferma di un’Atalanta tutt’altro che dimessa, Dionisi, l’ha avuta dall’eurogiovedi atalantino. "Ha fatto bene con il Lipsia ma già contro il Napoli, pur perdendo, aveva fatto una partita da Atalanta. L’Europa le ha tolto energia? Ci spero, ma non credo: hanno una rosa forte, possono ruotare elementi di grande valore, hanno ritrovato Zapata... Ci aspetta una partita molto difficile, che dovremo affrontare con grande attenzione".

Il possibile rientro di Berardi ("si allena con il gruppo, sta abbastanza bene, vediamo se sarà a disposizione dall’inizio e per quanto tempo") qualcosa aggiunge ad un undici che vedrà anche mediana inedita – Frattesi è squalificato – in Henrique e Lopez ad opporre tecnica e palleggio ai corazzieri atalantini. Che la differenza di stazza, nei confronti del Sassuolo, sono abituati a farla valere, come testimoniano 15 gare senza acuti per i neroverdi. "Questa è una cosa che dobbiamo superare: il fatto che storicamente il Sassuolo fatichi contro i nerazzurri pesa, anche a livello di testa, ma si tratta di andare oltre, di essere convinti dei propri mezzi, pur consapevoli che una prestazione negativa, contro una squadra così forte, ci sta. Ma anche che, quando perdiamo, è più spesso demerito nostro che merito dei nostri avversari".

L’Olimpico, da questo punto di vista, qualcosa ha detto ("brava la Lazio, ma noi sotto i nostri standard"), regalando tra l’altro al Sassuolo un finale di stagione sena troppi obiettivi da rincorrere. Se l’Europa è sempre stata un miraggio ("e io – la puntualizzazione – di Europa non ho mai parlato") il traguardo verso il quale si corre "è fare meglio che all’andata, traendo il massimo da ogni gara, e ottenere la miglior classifica possibile. Le motivazioni – chiude Dionisi – dobbiamo trovarle dentro di noi: il Verona ci ha sorpassato, vogliamo risorpassarlo. Abbiamo 43 punti e un altro obiettivo deve essere arrivare subito a 46, sapendo però che se giochiamo come contro la Lazio, concedendo tanto agli avversari, l’Atalanta non ci perdonerà".

s.f.