Tris di Bonfanti, il Modena è ancora vivo

L’attaccante ha guidato la rimonta contro il Bari che all’intervallo conduceva 3 a 1. Per vincere la Supercoppa servirà vincere a Bolzano

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di Paolo Reggianini

L’orgoglio, la voglia di non arrendersi mai. Sono alcune delle qualità indiscusse di questo Modena che anche nell’ultima gara al Braglia, non ha voluto dimenticare le sue caratteristiche. Anche con due soli titolari in campo. Sintomo evidente che la mentalità trasferita da Tesser ai suoi ragazzi, non è roba che si dimentica in una gara di fine stagione e dallo spirito tutt’altro che amichevole.

E’ finita in parità, risultato che permette al Modena di tenere viva la speranza di conquistare anche la Supercoppa a patto di vincere sabato a Bolzano.

Ieri intanto un trofeo è stato sollevato. Altra festa, altro discorso al pubblico di Rivetti, con Melissa Satta tornata al Braglia con il fidanzato Mattia Rivetti per ribadire le proprie simpatie per questi colori.

Tutto questo alla fine. Ma c’è stata anche una partita, divertente, soprattutto perchè il Modena non l’ha persa.

Se l’erano vista brutta i canarini all’intervallo: sotto 3 a 1, si sono affidati per rimontare ad un giovanotto che, per sola sfortuna, non è riuscito quest’anno a dare tutto il meglio del suo repertorio. Ma Nicholas Bonfanti, con la sua tripletta di ieri, ha ricordato a Tesser e al Modena, semmai ce ne fosse stato bisogno, che al fianco degli attaccanti, un paio, che arriveranno dal mercato, lui potrà essere elemento affidabile su cui contare.

Difesa ballerina quella del Modena contro un Bari che Mignani (applausi per lui) ha presentato al Braglia imbottita di titolari. E nel primo tempo Citro e c. hanno creato non pochi problemi, con la batteria di punte che questa squadra si ritrova.

Il solo Bonfanti è stato in grado di tenere a galla i canarini, orfani di pensatori in mezzo al campo.

Nella ripresa c’è stata la reazione. Perdere non piace a nessuno anche se la posta in palio ha un valore relativo. E al di là del tris di Bonfanti, si è vista una squadra più viva. E anche tra le riserve qualcuno è andato oltre come Renzetti, sfortunato quest’anno nel trovarsi davanti un come Azzi, che ha ispirato due delle tre reti canarine.

A parità di titolari forse sarebbe finita in modo diverso, ma va bene così. Nella battute conclusive le occasioni le ha avuto soprattutto il Modena, senza però dimenticare che sul 3 a 1 Antenucci si è mangiato il poker davanti a Narciso.

L’ultima festa è stata poi celebrata a gara conclusa con il trofeo consegnato da Ghirelli al Modena. Non c’erano i quindicimila del 23 aprile, ma chi ha dato nuovo credito ai canarini ha vissuto altri momenti emozionanti che non saranno dimenticati con facilità